La storia comincia l’8 luglio col documento sui vaccini, “approvato dal Consiglio nazionale della Fnomceo all’unanimità”.
Il documento è visibile su http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7765195.pdf, mentre non abbiamo saputo trovarlo sul sito fnomceo.it (ma forse impareremo…).
Il 20 luglio viene presentato. Dopo un’introduzione sui vaccini (importanza, efficacia, sicurezza, calo di adesione…) la Fnomceo “propone:
1) di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione;
2) di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle
vaccinazioni;
3) di riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica;
4) di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali;
…
13) di favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il
sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
14) di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
…
Dunque (da FIMMG Notizie del 21 ottobre 2016) “i medici che sconsigliano le vaccinazioni
infrangono il codice deontologico e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione.”
Così si arriva al punto che “A 3 mesi di distanza, l’apertura ufficiale dei primi provvedimenti a carico di due professionisti, a Treviso e Firenze, mentre un terzo caso è sotto esame a
Venezia”.