MEZIS: quale futuro?

Facilitatori: Hanna Neumann e Tom Mayer (MEZIS, Germania).

MEZIS comunica in vari modi: mailing list, notizie MEZIS, sito web con forum, comunicati stampa, newsletter e una tavola rotonda almeno una volta l’anno nella regione di Berlino e Brandeburgo. Tutti i membri di MEZIS presenti sentono di essere sufficientemente coinvolti e informati.

 

Il forum potrebbe migliorare e la mailing list è usata solo da circa 120 dei 900 membri. Non è chiaro come, ma si decide di informare ogni nuovo membro dell’esistenza della mailing list, fornendo il nome e il contatto dei leader dei gruppi regionali. Si considera che il networking regionale possa avere un impatto positivo e si pensa a come potrebbe essere implementato. Ciò renderebbe più facile per i membri di MEZIS vicini tra loro entrare in contatto. Si discute anche la possibilità di usare twitter, soprattutto per essere facilmente reperibili e contattabili dai giornalisti e dalle nuove generazioni (studenti). In seguito all’incontro, il Consiglio Direttivo ha deciso di accettare l’offerta di uno dei membri di creare tweet per comunicati stampa, newsletter e notizie di attualità, sperando in un aumento dei followers (attualmente 182).

Si discute anche di come rendere l’homepage del sito internet più attraente. Il suo contenuto è attualmente in fase di revisione. Si sa che ci sono molti progetti locali e molte attività di singoli membri di cui si conosce poco o nulla come MEZIS. Bisognerebbe mettere in risalto questi progetti e queste attività sulla homepage per attirare l’attenzione, cambiando la notizia e l’argomento ogni mese (ad esempio: il lavoro con gli studenti). Ciò richiede che i membri rendano noti i progetti ai quali stanno lavorando; potrebbero preparare un breve riassunto, o una notizia, da mandare alla segreteria e agli incaricati dell’aggiornamento del sito internet.

Si è poi passati a discutere le attività per il 2018, in cui l’enfasi dovrebbe orientarsi verso il lavoro internazionale, oltre a quello nazionale. Si pensa di aumentare le collaborazioni non solo con i medici, ma soprattutto con gli studenti. Questi gli obiettivi:

  • Focus su ECM e linee guida.
  • Gruppi di lavoro sulla gestione del fine vita, sull’eccesso di diagnosi e trattamento, sulla prescrizione di alcuni farmaci iperpromossi.
  • Occuparsi non solo di terapie, ma anche di nutrizione e attività fisica.
  • Sfruttare la professionalità di alcuni membri (ad esempio docenti universitari) per inserirsi in nuovi gruppi.