Nel 2009, il regolamento sul tabacco promulgato dalla FDA centrò l’attenzione sugli additivi per aromatizzare le sigarette. L’industria del tabacco si era preparata per questa eventualità dando inizio a un programma di ricerca sulla loro tossicità.
Questo studio analizza il progetto MIX della Philip Morris come esempio del posizionamento strategico dell’industria nel prevenire questo tipo di regolamenti annunciati.(1) I risultati si basano sull’analisi di documenti, prima segreti e ora resi pubblici, sulle strategie interne per la ricerca sugli additivi e su una ri-analisi di articoli pubblicati sullo stesso tema. I documenti mostrano che il progetto MIX incorporò lo studio di varie combinazioni di 333 additivi. Oltre a numerosi rapporti interni, il progetto portò alla pubblicazione di 4 articoli nel 2001. Questi articoli concludevano che non vi erano prove di tossicità attribuibili agli additivi studiati. Ma i documenti interni mostrano modificazioni a posteriori dei protocolli di analisi dopo che i primi risultati statistici avevano indicato un aumento della tossicità delle sigarette associata alla presenza di additivi, oltre a un aumento della concentrazione di particolato totale (CPT) nel fumo derivante dalla combustione degli additivi. Presentando i dati dopo averli aggiustati per CPT, gli articoli pubblicati oscuravano la sottostante tossicità e l’aumento del particolato totale. Inoltre, le prove di tossicità erano state effettuate in un piccolo campione di ratti per ogni additivo, con la possibilità che i risultati negativi fossero dovuti solamente alla scarsa numerosità del campione, più che alla mancanza di effetti tossici. L’esempio del progetto MIX mostra che i risultati della ricerca scientifica dell’industria del tabacco sull’uso degli additivi non possono essere considerati veritieri. La verità è che l’aggiunta di additivi alle sigarette ne aumenta la tossicità, oltre alla concentrazione di particolato. La FDA dovrebbe usare questi risultati per proibire l’uso di additivi, compreso il mentolo.
Traduzione di Adriano Cattaneo
Al festival della Scienza Medica (che si è svolto ai primi di maggio e con la presenza di alcuni docenti di medicina) si è tenuto un incontro organizzato dalla Philip Morris. La Philip Morris ha delineato la sua strategia aziendale per la vendita di prodotti “meno nocivi” rispetto alle tradizionali sigarette.
Innovazione e tecnologia: la sfida del XXI secolo contro i danni del fumo