In questa Lettera presentiamo spesso dati sui bias indotti dai finanziamenti di Big Pharma nelle attività di ricerca sui farmaci. In realtà, bias dello stesso tipo possono essere causati in qualsiasi ricerca, se chi produce i prodotti testati finanzia gli studi. Succede, per esempio, con Big Formula, come mostra una revisione sistematica pubblicata sul BMJ.[1]
Le formule infantili, e più in generale i sostituti del latte materno, sono dei prodotti particolari in quanto da un lato devono competere tra loro per guadagnare o mantenere quote di mercato, dall’altro hanno di fronte un concorrente quasi imbattibile: il latte materno. I bias riscontrabili in questo settore della ricerca hanno perciò delle caratteristiche peculiari.
Cominciamo col dire che si tratta di prodotti con vendite globali in forte crescita, non tanto nei mercati maturi come l’Italia e la maggior parte dei paesi di vecchia industrializzazione, quanto nei paesi di nuova industrializzazione, come le tigri asiatiche e, soprattutto, la Cina. Si è passati da 3.5 kg per bambino nel 2005 a 7.4 kg nel 2019; da 1.5 miliardi di US$ nel 1978 a 55.6 nel 2019.[2] Tra il 2005 e il 2019, la crescita annuale media globale è stata del 3% per la formula 1 (iniziale, raccomandata per lattanti sotto i 6 mesi), del 4.7% per la formula 2 (cosiddetta formula di proseguimento, tra 6 e 12 mesi), e del 8.7% per la formula 3 (impropriamente detta latte di crescita, per bambini da 1 a 3 anni).[3] Cinque multinazionali controllano quasi il 60% del mercato: Nestlé, Danone, Reckitt Benckiser Mead Johnson, Abbott e Friesland Campina. Sono presenti in 50-190 paesi ciascuna e impiegano quasi 600.000 persone. Tra il 43% e il 93% degli introiti delle loro vendite provengono dai cosiddetti mercati emergenti. Si tratta di veri e propri colossi industriali che aspirano a conquistare sempre nuovi mercati, soprattutto dove i tassi e la durata dell’allattamento sono maggiori.
Gli autori della revisione sistematica hanno analizzato 307 trials pubblicati tra il 2006 e il 2020; hanno poi esaminato nel dettaglio i trials più recenti, i 125 trials pubblicati dal 2015 in poi. Questi ultimi, con un campione totale di quasi 24.000 bambini, erano soprattutto trials miranti a dimostrare la superiorità di un prodotto su un altro, per esempio per l’aggiunta di nuovi ingredienti. Gli outcomes più comuni erano l’aumento di peso, i problemi intestinali, il comportamento del bambino e le allergie. Un obiettivo chiaramente definito era presente solo in 79 (63%) trials, un outcome in 59 (47%). In generale, la formula nuova aveva quasi sempre la meglio sulla vecchia. Il rischio di bias, usando le definizioni della Cochrane, era alto, per diversi motivi, nell’80% dei trials. Il finanziamento da parte dell’industria era dichiarato in 98 (84%) trials; in 75 di questi 98 trials almeno un autore era affiliato all’industria ed era coinvolto nell’analisi statistica e/o nella redazione dell’articolo. In 33 su 38 trials in cui i bambini erano allattati all’arruolamento i ricercatori offrivano gratuitamente la formula, violando così il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno;[4] in 5 di questi, i bambini erano obbligati ad assumere una quantità prestabilita di formula al giorno e per tutta la durata dello studio. In 73 su 87 trials in cui i bambini erano alimentati solamente con formula, non era chiaro se questa decisione era stata presa dalle madri prima dell’arruolamento; in 18 di questi trials l’arruolamento avveniva nella prima settimana di vita.
Gli autori della revisione sistematica concludono che nei trials finanziati da Big Formula la trasparenza è scarsa, vi è un elevato rischio di bias, e una selezione nel riportare i risultati che tende a favorire il prodotto considerato come l’intervento, a sfavore del prodotto di controllo. Infine, e questo è un mio commento, risulta evidente che le ditte rifuggono dal comparare gli esiti di salute che si ottengono con la formula con quelli ben diversi che si attribuiscono all’allattamento.
Adriano Cattaneo
1. Helfer B et al. Conduct and reporting of formula milk trials: systematic review. BMJ 2021;375:n220
2. Baker P et al. Globalization, first-foods systems transformations and corporate power: a synthesis of literature and data on the market and political practices of the transnational baby food industry. Globalization and Health 2021;17:58
3. Baker P et al. First-food systems transformations and the ultra-processing of infant and young child diets: the determinants, dynamics and consequences of the global rise in commercial milk formula consumption. Matern Child Nutr 2021;17:e13097