Il BMJ riferisce una notizia data al 7° Congresso Internazionale sulla peer review e le pubblicazioni biomediche, tenutosi recentemente a Chicago.(1) I delegati al congresso sono stati informati sul fatto che i documenti interni dell’industria farmaceutica sono meno accessibili di quelli dell’industria del tabacco.
Kay Dickersin, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health e della Cochrane Collaboration, sostiene che c’è bisogno di inserire questi documenti in librerie pubbliche, visto che si tratta di un bene comune come la salute. Dickersin e collaborator hanno scrutinato PubMed ed Embase per trovare studi che usassero documenti interni delle ditte. Su 357 studi, il 90% parlava dell’industria del tabacco; di questi, il 99% si basava su documenti resi pubblici dopo azioni legali che avevano costretto l’industria a renderli pubblici, e quasi tutti gli studi erano stati realizzati con fondi governativi. Completamente diverso il quadro per l’industria del farmaco. I ricercatori hanno trovato solo 20 articoli. Anche in questo caso il 90% si basava su documenti ottenuti per via legale, ma solo il 18% degli studi aveva ottenuto un finanziamento governativo. Kay Dickersin conclude sostenendo la necessità di una legge che renda pubblicamente accessibili tutti i documenti che riguardano la salute.
1. Banham L. Repository needed to improve access to drug company documents, conference hears. BMJ 2013;347:f5537 http://www.bmj.com/content/347/bmj.f5537?etoc=