Nella Lettera 113 di maggio 2023 dedicata ai determinanti commerciali della salute (DCS) avevamo già riportato sia i danni che questi causano a salute, sistemi sanitari, economia e ambiente, sia le strategie usate dalle imprese transnazionali per influenzare a loro favore politiche, ricerca e pratica medica. In un articolo pubblicato poco dopo la serie di articoli del Lancet dedicati ai DCS, alcuni degli autori di quegli articoli (compresa la NoGrazie Alice Fabbri) approfondiscono il tema analizzando le strategie di cui sopra per riunirle in categorie e modelli.[1].
La tassonomia che ne deriva potrebbe essere utile per identificare contromisure specifiche per le diverse attività politiche delle imprese transnazionali. Per raggiungere lo scopo, gli autori dell’articolo hanno esplorato la letteratura sull’argomento alla ricerca di concettualizzazioni di quelle che in inglese si chiamano corporate political activities (CPA). Oltre a interpretare le 11 concettualizzazioni trovate, hanno fatto delle interviste ad esperti in diversi settori commerciali (tabacco, alcol, alimenti), hanno organizzato dei seminari con altri esperti, e hanno infine testato le risultanti tassonomie contro dati reali.
Il procedimento metodologico di cui sopra ha portato all’identificazione di tre cornici concettuali, rispettivamente per attori commerciali, problemi e soluzioni, e di sei strategie: 1. accesso a e influenza su sviluppo di politiche; 2. uso della legge; 3. sostegno produttivo all’industria; 4. distorsione delle prove scientifiche per seminare dubbi; 5. dislocamento e usurpazione della sanità pubblica; 6. gestione della reputazione a vantaggio dell’industria. Il tutto situando questi diversi tipi di CPA in più vasti contesti sociali, economici e politici. Questi risultati confermano che le CPA dei conglomerati transnazionali sono simili indipendentemente dal settore in cui le ditte operano.
Dimostrano inoltre la portata globale e la natura sfaccettata delle CPA, lo smisurato potere ormai acquisito dai conglomerati transnazionali, e gli inaccettabili CdI che ne conseguono, sia in politica, sia nelle professioni sanitarie. Secondo gli autori dell’articolo, si potrebbe tranquillamente parlare di corruzione della democrazia.
A cura di Adriano Cattaneo
- Ulucanlar S, Lauber K, Fabbri A et al. Corporate political activity: taxonomies and model of corporate influence on public policy. Int J Health Policy Manag 2023;12:7292