Gli autori dell’articolo propongono un nuovo indice per la valutazione della ricerca medica accademica: f-index (“free-lunch index” o “indice dei pasti gratuiti”), calcolato sommando gli emolumenti delle aziende ai sanitari. [1] L’f-index fornisce una misura semplice e diretta dell’investimento della ditta, che può avvenire attraverso un piacevole pasto in un ristorante stellato o il soggiorno in un resort per una vacanza rilassante.
In questo studio satirico retrospettivo sono stati analizzati 3936 accademici francesi inclusi nel registro pubblico “salute trasparente” negli anni tra il 2014 e il 2019. [2] Gli autori hanno messo in correlazione l’f-index con la produttività degli accademici valutata attraverso l’h-index,[3] e hanno esplorato la soglia ottimale per valutarne l’elevata produttività scientifica. Questa si attesta sui 7.700 €, con una sensibilità del 65% (IC 95% 61-67%) e una specificità del 59% (IC 95% 57-61%). È comunque presente un’ampia variabilità tra le specialità mediche con un f-index medio che va dai 37 € di discipline come salute pubblica, ambiente e società, ai 30.404 € nelle discipline cliniche cardio-vascolari e respiratorie.
La conclusione degli autori è che la correlazione tra produttività degli accademici e l’f-index è modesta e non può essere usata come un surrogato del successo accademico in termini di pubblicazioni. Comunque, i futuri specializzandi potrebbero usare l’indice proposto per scegliere (o per evitare) determinate scuole di specialità, mettendo nel bilancio dei vari fattori che determinano la scelta del loro futuro professionale se preferiscono produrre articoli scientifici o godere di uno stile di vita benestante che ritengono meritato. Una lettura piacevole!
Luca Iaboli
1. Scanff A, Mauhe N, Taburet M et al. The “Free lunches” index for assessing academics: a not entirely serious proposal. Scientometrics 2023 https://link.springer.com/article/10.1007/s11192-023-04862-8
2. https://www.transparence.sante.gouv.fr/pages/accueil/ il registro in cui sono tracciati i rapporti finanziari tra le ditte e gli operatori sanitari così come determinato dal Sunshine Act francese. È interessante notare che non si tratta solo di medici, ma anche di veterinari, associazioni di professionisti o di pazienti e, dal luglio del 2019, anche di persone che, nei media o sui social network, presentano uno o più prodotti sanitari, in modo da influenzare il pubblico. A proposito, sembra che l’attivazione dell’equivalente registro italiano, determinata dalla Legge 62/2022, sia a buon punto… restiamo in attesa.
3. Hirsch Index: il massimo numero di articoli pubblicati che è stato citato almeno h volte. Hirsch JE. An index to quantify an individual’s scientific research output. Proceedings of the National Academy of Sciences USA 2005;102:16569-72 https://www.pnas.org/doi/full/10.1073/pnas.0507655102