Il Fatto Quotidiano riferisce di uno studio pubblicato sulla rivista Blood nel quale 100 oncologi spiegano come, dei 12 farmaci anticancro approvati dalla FDA nel 2012, 11 siano stati immessi sul mercato a un prezzo superiore a 100.000 dollari per paziente per anno.
Inoltre, il prezzo dei farmaci di provata efficacia pre-esistenti è stato aumentato fino a tre volte. Gli autori dello studio citano il caso dell’imatinib, commercializzato dalla svizzera Novartis come Glivec, il cui costo è passato da 18.000 sterline per paziente per anno a circa 21.000 nel Regno Unito, mentre negli USA è passato da 30.000 a 92.000 dollari in una decina d’anni. E ciò nonostante tutti i costi di ricerca siano stati coperti dal prezzo originale e il numero di pazienti trattati e la durata del trattamento abbiano registrato significativi incrementi a causa del successo del farmaco. Negli USA, anche i pazienti dotati di un’assicurazione sanitaria devono corrispondere un contributo medio del 20% del prezzo del farmaco. E proprio il costo di cure salate rappresenta la causa più frequente di fallimenti. Tre nuovi farmaci sono stati approvati per la leucemia mieloide cronica nell’ultimo anno da parte della FDA, ma i prezzi sono “astronomici”, dicono gli autori dell’articolo, fino a 138.000 dollari l’anno per paziente. Nel Regno Unito i pazienti sono protetti dalle “ansie economiche dirette di malattia”. Ma i prezzi elevati dei farmaci salvavita rappresentano ancora una causa di danno alla salute dei cittadini britannici, dato che spesso i prescrittori usano farmaci meno efficaci, ma anche meno costosi per il National Health System.