L’EMA vince il ricorso sulla trasparenza dei dati

All’annuncio dell’intenzione di rendere pubblici i dati sui trial clinici dell’adalimumab, un farmaco per l’artrite reumatoide, l’EMA era stata diffidata dal farlo dalle due ditte USA implicate, la AbbVie (ex Abbott) e la InterMune (biotecnologie). La diffida era stata accettata da un tribunale. Ma il 5 Dicembre 2013 la corte d’appello dell’Unione Europea ha però annullato la sentenza di primo grado, permettendo così all’EMA di procedere con la pubblicazione dei dati.

Il BMJ, che ne dà notizia (http://www.bmj.com/content/347/bmj.f7341?etoc=), riferisce che, benché la vicenda non sia ancora conclusa dal punto di vista giudiziario, d’ora in poi sarà più difficile per le ditte opporsi alle decisioni dell’EMA di consegnare tutti i dati sui trial clinici a coloro, ricercatori soprattutto, che li chiedano per riesaminarli in maniera indipendente da interessi commerciali. Da notare che mentre tutto ciò succedeva nelle aule dei tribunali, la campagna AllTrials, tra i cui promotori vi è anche NoGrazie, ha fatto pressione a favore della completa trasparenza sui dati cinici.