I ricercatori non sempre riportano i risultati dei trials

I risultati degli studi clinici dovrebbero essere pubblicati rapidamente, per essere utili ai medici. Ma solo il 36% degli studi clinici effettuati presso importanti centri medici accademici degli Stati Uniti hanno i loro risultati riportati entro due anni dal loro completamento, scrive Daniel Cressey il 22 Febbraio 2016,(1) commentando un articolo uscito sul BMJ.(2)

Gli autori dell’articolo hanno esaminato più di 4.300 trials di 51 istituti di ricerca, registrati presso il sito web ClinicalTrials.gov, realizzati tra il 2007 e il 2010. Solo il 29% degli studi avevano i loro risultati pubblicati su riviste scientifiche due anni dopo che erano stati completati, e solo il 13% sono stati riportati su ClinicalTrials.gov nello stesso lasso di tempo. I risultati mostrano un’ampia variabilità tra le istituzioni degli Stati Uniti. L’Università del Minnesota è la più efficiente, riporta il 55,3% dei suoi risultati entro due anni; l’Università del Nebraska è la meno efficiente, con un misero 16,2%.

 

“La mancanza di comunicazione e di pubblicazione tempestiva danneggia la ricerca alla base, viola l’impegno assunto dai ricercatori con pazienti e finanziatori, sperpera tempo e risorse preziose, e rischia di compromettere il processo decisionale clinico basato su prove di efficacia”, dice uno degli autori dell’articolo del BMJ. Precedenti ricerche avevano riscontrato problemi simili; il 25-50% dei risultati dei trial clinici rimangono inediti diversi anni dopo il completamento degli stessi.

 

A cura di Adriano Cattaneo

 

1. http://www.nature.com/news/academics-fall-short-in-reporting-results-of-clinical-trials-1.19422?WT.ec_id=NEWSDAILY-20160223

2. Chen R et al. Publication and reporting of clinical trial results: cross sectional analysis across academic medical centers. BMJ 2016;352:i637