I regali dell’industria farmaceutica influenzano il comportamento prescrittivo dei medici.
Anche i piccoli regali come una penna o una tazza sono efficaci.
La maggior parte dei medici e degli studenti non è consapevole di questo fatto perché ciascuno di noi non è in grado di autovalutare le distorsioni del proprio comportamento, in particolare se da quello possono derivarne dei vantaggi.
Negli Stati Uniti si è stimato che il 94% dei medici accetti regali, campioni, inviti a pranzo, e altre forme di pagamento da parte dell’industria farmaceutica.
Il fatto stesso che questa spenda ogni anno circa 7,2 miliardi di dollari in marketing rivolto ai medici, dei quali oltre 1 miliardo in pranzi e cene, dovrebbe confermarne l’efficacia.
In particolare il motivo per cui il marketing usa così spesso l’invito a pranzo o a cena è dovuto al fatto che quando mangiamo qualcosa di buono, abbiamo un livello critico più basso e siamo più recettivi all’informazione che riceviamo.
Ricevere un regalo ci pone nella condizione psicologica di volerci sdebitare e di ricambiare il favore. Non ce ne rendiamo conto, ma inevitabilmente questo fa aumentare la prescrizione dei farmaci, riducendo l’attenzione nel momento della scelta decisionale e la qualità di cura fornita al paziente.
Da un punto di vista generale la strategia del regalo induce una serie di effetti collaterali:
- un aumento globale delle prescrizioni di farmaci,
- una bassa prescrizione di farmaci generici,
- una maggior propensione a prescrivere farmaci più nuovi e più costosi e anche meno sicuri,
- un aumento del costo del singolo farmaco (che incamera il costo del marketing), sia questo a carico del paziente o del Servizio Sanitario,
- la consapevolezza di questi problemi da parte dei cittadini può danneggiare il rapporto di fiducia con il medico.
Molto grave è accettare regali da parte dei medici nei reparti ospedalieri e universitari dove gli studenti possono dedurre che questo comportamento faccia parte della normale attività medica e che riceverli a loro volta sarà la conferma di uno status sociale raggiunto.
In tutto il mondo numerose organizzazioni sanitarie ed accademiche hanno proposto o adottato delle politiche di rifiuto di regali e pranzi.
I regali dovrebbero essere proibiti completamente senza guardare al loro valore
Limitare l’accettazione a regali di valore inferiore a una certa cifra o a regali legati a proposte di formazione o a vantaggi per il paziente, non risolve il problema di sentirci in debito e crea un’area grigia di difficile gestione.
Andrebbe proibito servire pasti offerti dalle ditte farmaceutiche in sedi istituzionali
I pasti sono un potente sistema per avvicinare medici, infermieri e studenti: difficilmente i medici si siedono ad ascoltare gli imbonimenti di un rappresentante se non gli viene offerto qualcosa da mangiare. I dirigenti delle istituzioni dovrebbero disincentivare i componenti dei loro staff a partecipare a cene promozionali anche al di fuori delle sedi di lavoro.
Strategie di rinforzo
I medici dovrebbero denunciare le ditte farmaceutiche che violano le regole delle singole istituzioni. Se un medico accetta un regalo o un pasto, andrebbe richiamato e le implicazioni etiche e professionali di tale scelta andrebbero ridiscusse. Ripetute violazioni potrebbero portare a provvedimenti più drastici quali multe, perdita di particolari prerogative, fino al licenziamento.
Accettazione delle regole e loro attuazione
E’ necessario avviare un profondo processo di spiegazione, consultazione e condivisione di queste regole. Diversamente saranno molto forti i tentativi di respingerle. Infatti esse cambiano radicalmente un modo di vivere la realtà quotidiana considerato del tutto normale.
Per approfondire
– Il punto di vista delle scienze sociali sui doni ai medici da parte dell’industria. sintesi in italiano dell’articolo: J. Dana, G. Loewenstein: A Social Science Perspective on Gifts to
Physicians From Industry JAMA. 2003;290:252-255.
– Effetto dei piccoli regali. sintesi in italiano dell’articolo: Grande D, Frosch DL, Perkins AW et al. Effect of Exposure to Small Pharmaceutical Promotional Items on Treatment
Preferences. Arch Intern Med. 2009;169(9):887-893.
– Niente tazze? I produttori di farmaci tagliano i regalini per i medici. Sintesi in italiano dell’articolo No Mug? Drug Makers Cut Out Goodies for Doctors di Natasha Singer, New
York Times, 30 dicembre 2008
a cura di Guido Giustetto, Medico di famiglia, Pino Torinese (TO)