Margaret McCartney è un medico di medicina generale che per anni ha tenuto una rubrica sul BMJ. Ho selezionato alcune riflessioni dal suo ultimo editoriale (BMJ 2018;362:k3745).
- Lo screening è riservato a persone senza sintomi. Se hai sintomi non è screening.
- Lo screening è spesso controintuitivo. I falsi positivi aumentano proporzionalmente quando la prevalenza si riduce.
- La “ricerca di un caso” è il termine usato da coloro che fanno lo screening basato su prove non evidenti, ma non riescono ad ammetterlo.
- La tecnologia non adeguatamente testata può fare tanto danno quanto una medicina inadeguatamente testata.
- Il sistema sanitario è una torta. Se chiedi al sistema sanitario di fare di più senza fare la torta più grande, qualcos’altro non verrà fatto.
- Prima non è necessariamente meglio. La distorsione del tempo della diagnosi e la sovradiagnosi creano miraggi e fanno danni.
- Se non è basato sull’evidenza, potrebbe anche essere omeopatia.
- La povertà uccide. Le statine non trattano efficacemente la povertà.
- La bicicletta è fantastica. Le città che rendono il ciclismo facile e sicuro sono le città più sane.
- Dobbiamo conoscere il rischio assoluto. Qual è la causa della mortalità? È inutile non morire di una malattia se il trattamento ti uccide.
- Dovremmo mirare non ad aumentare la consapevolezza, ma a migliorare la conoscenza.
- Ogni persona in ambito sanitario dovrebbe fare una dichiarazione dei propri conflitti di interesse.
- Le persone a cui devono essere offerti interventi devono ricevere aiuto per prendere decisioni. I medici dovrebbero essere giudicati su quanto sono utili a scegliere, non sulla decisione presa.
- I mercati in medicina aumentano la domanda e trasformano inutilmente le persone in pazienti, mentre quelli che hanno bisogno di essere pazienti non possono accedere alle cure.
- Moriremo tutti: la rianimazione cardio-polmonare non è un buon trattamento per molti.
- Meno medicina può essere un trattamento migliore. Può sembrare rischioso de-prescrivere, ma non dovrebbe.
- Tutti gli studi clinici devono essere registrati e pubblicati (#alltrials).
Luca Iaboli