Negli ultimi giorni si parla moltissimo della puntata di Report del 17/04/2017 dedicata alle reazioni avverse dovute al vaccino anti papilloma virus (HPV)[1]. Proviamo a fare un po’ d’ordine e chiarezza sul tema, con alcune osservazioni di ampliamento/approfondimento rispetto alle informazioni coraggiosamente date dal servizio.
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Accesso universale a farmaci efficaci, ma costosi
Salute internazionale: Inevitabile iniziare con la serie di articoli pubblicati sul blog http://www.saluteinternazionale.info/ Continua la lettura di Accesso universale a farmaci efficaci, ma costosi
Indovina chi viene a cena?
Sono vari gli studi che hanno associato il pagamento ai medici da parte di aziende farmaceutiche ad una maggiore prescrizione di farmaci di marca. Ad esempio, un lavoro che ha coinvolto 2.444 medici, mostra come la prescrizione di una statina di marca aumenta dello 0,1% per ogni 1000$ che il medico riceve dall’industria.
Infermieri: indovina chi altro viene a cena?
L’Australia è uno dei pochi paesi in cui l’industria farmaceutica deve dichiarare i pagamenti non solo ai medici, ma a tutti i professionisti sanitari. Uno studio condotto su 116.845 eventi “formativi” sponsorizzati dall’industria tra il 2011 e il 2015 ha mostrato come nel 39.6% siano presenti infermieri.(1) Lo studio conferma quindi come anche gli infermieri siano sempre più un target del marketing industriale.
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Sunshine Act: solo un timido piccolo spiraglio di luce?
Jeanne Lenzer, giornalista attenta e collaboratrice del BMJ riporta e commenta i dati del Sunshine Act (http://www.bmj.com/content/354/bmj.i4608). In sintesi, nel corso del 2015 l’industria farmaceutica ha emesso pagamenti per 7,5 miliardi $ dei quali 3.6 non riguardano la ricerca, bensì consulenze, onorari per conferenze, viaggi, pranzi e partecipazione a congressi.
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La lobby dello zucchero
Una ricerca recentemente pubblicata su JAMA Internal Medicine mostra come sin dagli anni ‘60 l’industria dello zucchero abbia manipolato la ricerca sulle malattie cardiovascolari sminuendo il ruolo dello zucchero come fattore di rischio per tali patologie e focalizzando invece l’attenzione sul ruolo dei grassi e del colesterolo.(1) Tali risultati emergono da un’analisi di 319 documenti della Sugar Research Foundation, l’associazione delle industrie dello zucchero statunitensi.
Bevande zuccherate: scienza e salute pubblica a processo
Il JAMA riporta la storia di un processo che ha visto confrontarsi da un lato istituzioni di salute pubblica e dall’altro l’industria delle bevande zuccherate, per il momento sconfitte dalla sentenza di primo grado.(1) Nel 2015, l’amministrazione di San Francisco aveva approvato un’ordinanza con la quale obbligava i produttori di bevande zuccherate ad aggiungere nella pubblicità, dal 25 luglio 2016, la scritta “Avvertenza: bere bevande zuccherate contribuisce ad obesità, diabete e carie dentaria. Questo è un messaggio della città e della contea di San Francisco”. Apriti cielo.
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Conflitti d’interesse e bevande dolcificate artificialmente: due pesi, due misure
Negli ultimi 40 anni il consumo di bevande contenenti dolcificanti artificiali è costantemente cresciuto. Diverse revisioni della letteratura hanno riportato opposti risultati e conclusioni circa l’effetto sul peso delle bevande dolcificate artificialmente. Per questo motivo si è esplorata la possibilità che i diversi risultati e le diverse conclusioni dalle revisioni potessero essere frutto di specifici bias metodologici, oppure ascrivibili a conflitti d’interessi dei diversi autori o a determinati sponsor degli studi.
No comment (se no ci denunciano)
Estate: con caldo e sole, attenzione al rischio disidratazione per i bambini
In partnership con la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale,
Rapporti tra industria e pediatri negli USA secondo il Sunshine Act
L’ Open Payments Program, parte dell’Affordable Care Act, richiede la segnalazione pubblica dei pagamenti ai medici da parte dell’industria. Gli autori di questo articolo pubblicato su Pediatrics hanno cercato di descrivere i pagamenti da parte dell’industria confrontando i pagamenti dei pediatri con quelli ricevuti dagli altri specialisti, determinando le variazioni di pagamenti tra le varie specialità pediatriche, e identificando i tipi di pagamento e i prodotti connessi con i pagamenti ai pediatri. Si tratta di un’analisi descrittiva, trasversale, dei dati dell’Open Payments Program dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014.(1)
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Ignorato il rapporto sulla corruzione nel settore farmaceutico
Il Dr Roy Poses, professore associato di medicina alla Brown University (Rhode Island, USA) e presidente di FIRM (Fondazione per l’Integrità e la Responsabilità in Medicina), ha scritto un commento sul fatto che i media negli Stati Uniti (e in Italia?) abbiano passato sotto silenzio un importante rapporto di Transparency International (TI) sull’enorme corruzione nel settore farmaceutico.(1) Tra le riviste mediche, solo il BMJ ha dato notizia del rapporto.(2). Riportiamo qui sotto i passi più importanti dello scritto del Dr Poses.(3)
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Conflitti di interesse all’EFSA
Lettera aperta al comitato di controllo del budget del parlamento UE, e in copia ai membri del comitato di gestione dell’EFSA (European Food Safety Authority) e al commissario V. Andriukaitis, DG SANTE, Commissione Europea.
Investire in azioni di editori di riviste scientifiche
Mi è capitato sotto mano un vecchio articolo di Internazionale sulla concentrazione degli editori e sui rischi ad essa connessi e un articolo su EBSCO. Sono andato ad aggiornare i numeri: se avete dei soldi da investire e volete un guadagno certo, non abbiate dubbi! Gli editori di riviste scientifiche (anche mediche) sono oramai rimasti in pochi e si dividono un mercato con poca concorrenza; quando si quotano in borsa, regalano grandi soddisfazioni ai loro azionisti. Il trend del valore delle loro azioni è in crescita costante.
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Morire durante la sperimentazione di un farmaco inutile
Un volontario è morto quest’anno in Francia durante lo studio sperimentale di un farmaco appartenente ad una nuova categoria di inibitori di mediatori cerebrali (FAAH). Il farmaco, apparentemente di grande interesse, non ha ancora trovato un qualche uso specifico.
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Il venditore di medicine: il ritorno
11 giugno 2016. Torna a far parlare di se un film denuncia “Il venditore di medicine”, del regista Antonio Morabito, che stasera in prima tv alle 21.10 sarà visibile su Sky Cinema. Il film per la prima volta uscì nel 2013. Una vera denuncia cinematografica che da allora ha aperto un enorme vaso di pandora tant’è che la stessa FEDAIISF (Federazione delle Associazione Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco) ha rilasciato ieri sul proprio sito ufficiale un importante dichiarazione rivolta al regista, ma anche all’agenzia regolatoria dei farmaci italiana, l’AIFA.