Tutti gli articoli di Amministratore

Riviste mediche e legami con l’industria

Tolleranza zero sugli articoli educativi con legami finanziari con l’industria

Il BMJ è stata una delle prime riviste mediche a chiedere agli autori la dichiarazioni di conflitto di interessi (COI). Il nostro obiettivo sono i COI economici perché riteniamo che questi siano più identificabili. Tuttavia sappiamo che i COI sono di molti tipi e solitamente chiediamo agli autori di dichiarare anche i CO non economici rilevanti. Il principio predominante è stato che la trasparenza è una panacea.1 Abbiamo posto la nostra fiducia in questo principio, ma le esperienze e le evidenze accumulate ci dicono che avevamo ragione solo a metà.2 La trasparenza resta essenziale, ma non è sufficiente a eliminare il bias o la percezione del bias.

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Obesità: l’EMA approverà un farmaco pericoloso?

In un comunicato stampa del 19 dicembre 2014, Prescrire, organizzazione francese indipendente per l’educazione continua in medicina, denuncia una pericolosa raccomandazione del Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano (CHMP) afferente all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Il CHMP raccomanda l’autorizzazione al commercio per il trattamento dell’obesità di Mysimba, specialità medicinale contenente naltrexone (un antagonista dei recettori oppioidi) e il composto amfetaminico amfebutamone (noto anche come bupropione). Tutto ciò nonostante “incertezze rispetto agli esiti cardiovascolari a lungo termine” (1, 2). Secondo i colleghi francesi le  autorità sanitarie europee dovrebbero tener presenti precedenti disastri nell’ambito della salute pubblica dovuti all’incauta decisione di autorizzare il trattamento di supposti fattori di rischio con terapie farmacologiche (3). Episodi relativi a farmaci per l’obesità che sono stati ritirati dal commercio per la sproporzionata gravità dei rischi per la salute ad essi associati, come Sibutral, Mediator, Accomplia (3-10), dovrebbero indurre EMA ad una maggiore considerazione della sicurezza delle “terapie”, in particolare utilizzando per le decisioni end points relativi a morbilità e mortalità e non, come è avvenuto, alla riduzione di supposti “fattori di rischio”.

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I NoGrazie su un blog del Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano si è accorto di noi e ci cita in un blog di Chiara Daina, del 04/01/2015, dal titolo: “Medici, corsi di formazione sponsorizzati dalle case farmaceutiche? No grazie”. Riportiamo qui sotto il testo, leggibile al link http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/04/medici-corsi-di-formazione-sponsorizzati-dalle-case-farmaceutiche-no-grazie/1313376/, dove sono leggibili anche 56 commenti (al 29/01/2015), alcuni positivi, altri negativi, da parte di medici, operatori sanitari e semplici cittadini.

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Sostenibilità? Sì, grazie. Trattati segreti? Beh, no!

NoGrazie fa parte della Rete Sostenibilità e Salute (RSS, http://www.sostenibilitaesalute.org). La RSS ha deciso di prendere posizione sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership). Questo trattato commerciale fra USA ed UE, modificando le regole attuali per favorire la libera concorrenza, potrebbe avere conseguenze negative sulla salute, sia indirettamente attraverso i determinanti sociali e ambientali di salute (lavoro, alimentazione, inquinamento, disuguaglianze, etc), sia direttamente attraverso la mercificazione dei servizi sanitari. I documenti prodotti (comunicato stampa, posizione della Rete e inquadramento dei Trattati) si possono leggere sulle pagine dei NoGrazie (http://www.nograzie.eu/ttip-e-salute-la-posizione-dellarete- sostenibilita-e-salute/ ; https://www.facebook.com/pages/NoGraziePagoIo/180764791950999 ) o di RSS ( http://www.sostenibilitaesalute.org/?p=571#more-571 ).

TTIP E SALUTE: LA POSIZIONE DELLA RETE SOSTENIBILITÀ E SALUTE

Cos’è il TTIP? Dietro questo astruso acronimo si nasconde una trattativa segreta fra EU e USA per velocizzare e/o liberalizzare il commercio e gli scambi di beni e servizi fra i due continenti. In particolare il TTIP potrebbe avere una importante ricaduta su temi quali
la salute e la sicurezza alimentare. I NOGRAZIE aderiscono alla RETE SOSTENIBILITA’ e SALUTE che ha deciso di uscire allo scoperto denunciando i pericoli potenziali di questo trattato… Continua la lettura di TTIP E SALUTE: LA POSIZIONE DELLA RETE SOSTENIBILITÀ E SALUTE

Peter Gotzsche dice No Grazie

Cattiva condotta dei medici: C’è luce alla fine del tunnel? La più nobile tra le professioni – guarire altri esseri umani – è in grave decadenza. Il Dr Peter Gotzsche, direttore del Nordic Cochrane Centre e professore di progettazione e analisi della ricerca clinica presso l’Università di Copenaghen, ha detto: “C’è molto da cambiare nel settore sanitario. Si tratta di uno dei settori più corrotti della società. In Danimarca, per esempio, abbiamo migliaia di medici iscritti nei libri paga dell’industria – sono consulenti, membri di commissioni consultive – ma in realtà è una sottile forma di corruzione, perché se non ti comporti come previsto ti cancellano dal libro paga.” Il Dr Gotzsche parlava con Citizen News Service a margine del 22° Cochrane Colloquium tenutosi a Hyderabad dal 21 al 26 settembre 2014. Egli è considerato come una delle voci più sane della comunità medica, uno che lotta duramente per mettere assieme evidence-based medicine, etica e integrità.

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Sunshine Act in azione

Per la prima volta vengono pubblicati ufficialmente i dati sui soldi pagati a medici e a ospedali negli Stati Uniti dall’industria farmaceutica e di dispositivi medici. Le somme pagate negli ultimi 5 mesi del 2013 raggiungono i 3,5 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro), secondo il primo rapporto dei CMS (Centers for Medicare and Medicaid Services), incaricati di mettere in atto il cosiddetto Sunshine Act sulla trasparenza dei finanziamenti industriali previsto nella riforma sanitaria di Obama. Andavano segnalate tutte le elargizioni e i pagamenti a medici e a istituzioni di valore superiore ai 10 dollari, compresi i compensi per consulenze e conferenze, le spese relative a viaggi, pasti e intrattenimento, e anche i pagamenti da destinare, su richiesta dei medici, a enti caritatevoli.

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Il caso Pradaxa

Perché sanguina la copertina del BMJ?

La copertina del BMJ del 26 luglio è coperta di sangue (www.bmj.com/content/349/bmj.g4670), ma non si tratta di Gaza o dell’aereo della Malaysian, eventi concomitanti in quella data, ma di una emorragia da farmaci. Nel numero quasi monografico si parla del dabigatran (Pradaxa®), che ha inaugurato la nuova famiglia di anticoagulanti orali (detti NOAC) che permettono di ridurre gli episodi di ictus cerebrale in soggetti con fibrillazione atriale non valvolare a fronte di un lieve minor rischio di sanguinamento (16.4% anno rispetto a 18.15% anno del warfarin, il farmaco più in uso).

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Europa e farmaci. Una vittoria del profitto sulla sanità pubblica?

In un momento particolarmente difficile per le politiche sanitarie, le scelte di livello europeo appaiono fonte di preoccupazione. La prima scelta importante del nuovo Parlamento europeo è la nomina del nuovo Commissario per la Salute. La proposta del Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, segna una piccola discontinuità rispetto al passato, quando la Sanità veniva affidata a rappresentanti di stati economicamente e politicamente poco influenti. Questa volta, la scelta è caduta su Vytenis Andriukaitis, un cardiochirurgo lituano, con esperienza in sanità pubblica, Ministro della Salute nel suo paese d’origine, apprezzato per il suo impegno a favore di una rapida approvazione della direttiva europea sul tabacco durante il semestre europeo presieduto dalla Lituania. Andriukaitis è stato audito il 30 settembre scorso presso la Commissione per la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Il 22 ottobre il Parlamento europeo dovrà esprimersi sulla nuova Commissione per la conferma delle proposte, anche se Andriukaitis viene di fatto già considerato il nuovo Commissario per la Salute e la Sicurezza alimentare.

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Contrordine!

Vivissimo è stato lo stupore, e il disappunto, di molte voci autorevoli sulla decisione di trasferire le tre unità (EMA, Qualità sicurezza e efficacia e Prodotti medicali) alla Direzione Generale Impresa e Industria, sottraendole alla DG Sanità e consumatori. Il 22 ottobre Junker è stato costretto a fare “inversione a U” (1) rimettendo le cose a posto, come erano già da cinque anni. Restiamo in attesa di ulteriori elementi di chiarezza sulle scelte di salute del nuovo Presidente della Commissione Europea. Intanto ha suscitato il plauso di quasi tutti gli attori coinvolti!

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Conflitti d’interesse alla Commissione Europea

Semmai ci fossero ancora dubbi in proposito, ecco una nuova ricerca che rivela enormi conflitti di interesse nelle commissioni scientifiche del Directorate General for Health and Consumer Affairs (DG Sanco), il dipartimento della Commissione Europea che dovrebbe tutelare gli interessi dei consumatori. Il rapporto è stato redatto dal Corporate Europe Observatory (CEO) che non manca di sottolineare come le commissioni del DG Sanco si occupino proprio di attestare i rischi per l’essere umano e per l’ambiente delle sostanze chimiche presenti in grandi quantità nei prodotti che usiamo ogni giorno, dagli shampoo ai biberon.

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Big Pharma incontra Renzi

Qualche mese fa, a Bari, Renzi capitò fianco a fianco con alcuni dirigenti di Farmindustria, che gli raccontarono le prospettive di crescita immediate di un settore dalle altissime capacità di investimento. È Massimo Scaccabarozzi, presidente dei farmaceutici italiani e tra i membri della delegazione che si è recata a inizio settimana a Palazzo Chigi, a raccontare la genesi del rapporto: “A luglio abbiamo fatto una serie di iniziative a livello regionale per far comprendere agli stakeholders il nostro valore finanziario. A Bari abbiamo incontrato Renzi, che è subito rimasto affascinato dal potenziale economico del nostro settore, che esporta il 70% del proprio fatturato ed è al terzo posto in Italia nell’export complessivo”.

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