EMA: i vaccini anti-Covid-19 non prevengono la trasmissione

Nella lettera n. 88 del gennaio 2021, commentando i risultati dei primi trial randomizzati dei vaccini mRNA di Pfizer e Moderna, scrivevamo che “questi studi non permettono di stabilire se la vaccinazione contribuirà a interrompere la trasmissione”. Sono passati più di due anni e ancora non sono state pubblicate prove sul tema, tanto che nelle nostre lettere abbiamo sempre dubitato delle misure che rendevano obbligatoria la vaccinazione per proteggere gli altri. Nella lettera n.100 del febbraio 2022 scrivevamo che vi erano “ormai prove adeguate che questi vaccini non prevengono l’infezione”, togliendo fondamento giuridico all’obbligo vaccinale.

Finalmente, il 18 ottobre 2023, in una lettera indirizzata ad alcuni parlamentari Europei, l’EMA (l’Agenzia Europea per i Farmaci) ci ha dato ragione. Pubblichiamo qui di seguito i passaggi più rilevanti della lettera dell’EMA.

«Voi affermate che, sulla base delle indicazioni autorizzate, i vaccini “dovrebbero essere somministrati solo a individui che cercano protezione personale e non sono autorizzati allo scopo di ridurre la trasmissione o i tassi di infezione (controllo della trasmissione)”. Affermate inoltre che l’indicazione autorizzata non è in linea con gli usi promossi da “aziende farmaceutiche, politici e operatori sanitari”. Avete ragione a sottolineare che i vaccini contro il COVID-19 non sono stati autorizzati per prevenire la trasmissione da una persona all’altra. Le indicazioni riguardano esclusivamente la tutela dei soggetti vaccinati. Le informazioni sul prodotto per i vaccini contro il COVID-19 affermano chiaramente che i vaccini servono per l’immunizzazione attiva per prevenire il COVID-19. Inoltre, i rapporti di valutazione dell’EMA sull’autorizzazione dei vaccini rilevano la mancanza di dati sulla trasmissibilità. L’EMA continuerà a essere trasparente sugli usi approvati dei vaccini COVID-19 e a identificare le aree in cui dobbiamo affrontare le idee sbagliate.”»

Quanto tempo ci vorrà perché l’EMA ammetta anche che col tempo (pochi mesi) l’efficacia protettiva individuale dei vaccini anti-Covid-19 svanisce fino a negativizzarsi, aumentando cioè il rischio di infezione e malattia?

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