Europa e farmaci

All’interno dell’Unione Europea, molti aspetti della politica sanitaria sono gestiti a livello nazionale. Ma la politica farmaceutica, così come le decisioni legali e amministrative in materia di farmaci, sono prese per lo più a livello europeo. La CE, il Consiglio dell’Unione Europea (UE), il Parlamento Europeo e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) svolgono un ruolo chiave, dalla determinazione del quadro giuridico che disciplina i medicinali, fino al rilascio delle autorizzazioni all’immissione in commercio o al loro ritiro per motivi di farmacovigilanza.

L’UE non è un’entità lontana o estranea che non siamo in grado di influenzare. I cittadini europei partecipano alle decisioni, alle responsabilità e alle attività europee attraverso i membri eletti del parlamento, varie istituzioni nazionali e i gruppi di pazienti. Se vogliamo portare avanti la politica sanitaria, è possibile e utile sfidare le istituzioni europee, come dimostra l’organizzazione non governativa Corporate Europe Observatory, che punta i riflettori sull’influenza delle lobby di settore sugli organismi europei. Per citare un secondo esempio positivo, grazie in particolare all’azione intrapresa dal “Medicines in Europe Forum”, che riunisce diverse dozzine di gruppi di pazienti, operatori sanitari, consumatori ed organizzazioni in diversi paesi dell’UE, la CE ha dovuto abbandonare il suo piano per consentire alle aziende farmaceutiche di pubblicizzare al grande pubblico i medicinali soggetti a prescrizione medica.

All’inizio del 2023 la CE dovrebbe proporre modifiche alla legislazione farmaceutica europea, in quella che è stata presentata come una revisione importante. Senza dubbio i gruppi di pressione del settore cercheranno di modellare la legislazione a loro favore. Ma anche le organizzazioni della società civile diranno la loro. Il fatto che la CE abbia incluso questioni come la penuria di farmaci e l’accessibilità economica tra le sue priorità riflette già le preoccupazioni dei gruppi di pazienti e degli operatori sanitari. Ci sono quindi tutte le buone ragioni per mobilitare e unire le forze con i rappresentanti della società civile europea, impegnati a far sì che siano presi in considerazione gli interessi e le preoccupazioni dei cittadini europei.

Traduzione a cura di Luca Iaboli

Fonte: “Europe and medicines” Prescrire International 2022;31(243):283 https://english.prescrire.org/en/EB2E68EEB2DEE71DB08B1D5E5B4EAF5A/Download.aspx

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