Fare affari al tempo della pandemia

Nell’ultimo report pubblicato a gennaio da Oxfam,[1] organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, si stima che il surplus patrimoniale del solo Jeff Bezos nei primi 21 mesi della pandemia (+81,5 miliardi di dollari) equivalga al costo completo della vaccinazione (due dosi e booster) per l’intera popolazione mondiale.

Per quanto siano immensi i guadagni del fondatore di Amazon, corrispondenti a spanne al PIL della Costa d’Avorio, non sono paragonabili alle entrate smisurate delle aziende farmaceutiche nel periodo della pandemia. La stima del costo della vaccinazione dell’intera popolazione mondiale fatta dai ricercatori dell’Imperial College di Londra è molto al ribasso, e si basa sul costo di produzione del vaccino a mRNA di Pfizer. Per conoscere le strategie con cui, anche in un periodo di crisi globale, Big Pharma ha incrementato il suo giro di affari, vale la pena leggere il report di Public Eye, un’organizzazione svizzera che si impegna a essere un occhio indiscreto sulle attività nascoste nell’ombra. Buona lettura.

Luca Iaboli

1. Oxfam. La Pandemia della disuguaglianza. Gennaio 2022 https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2022/01/Report_LA-PANDEMIA-DELLA-DISUGUAGLIANZA_digital2022_final.pdf

2. Public Eye. Big Pharma takes it all. How pharmaceutical corporations profiteer from their privileges even in a global health crisis like COVID-19. Marzo 2021 https://www.publiceye.ch/fileadmin/doc/Medikamente/2021_PublicEye_BigPharmaTakesItAll_Report.pdf

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