I francesi che s’incazzano, che le palle ancor gli girano

Susanna Bolchini, del SISM (Segretariato Italiano degli Studenti in Medicina) ha partecipato alla Journée nationale d’étude sur la formation à l’indépendance dans les études médicales, il 30 aprile 2016 a Parigi.

Qui sotto trovate il suo resoconto della giornata, organizzata dal collettivo di studenti di medicina francesi denominato “La troupe du rire”, che hanno redatto il bellissimo documento “Pourquoi garder son indépendance face aux laboratoires pharmaceutiques? Livret pour étudiants stressés, pressés comme des citrons, mais avides de comprendre”, liberamente scaricabile da http://www.prescrire.org/Docu/Archive/docus/PourquoiGarderSonIndependanceOctobre2015.pdf.

 

In primo luogo vorrei sottolineare il fatto che questa giornata sia stata organizzata dal Dottore e (credo) Docente Pierre Frouard e da Paul Scheffer, studente che è dentro a qualsiasi tipo di associazione compresa Anemf, il SISM francese. I due hanno lavorato sinergicamente e il risultato è molto interessante. Non sono arrivati solo studenti interessati ma anche medici e professori, alcuni anche piuttosto importanti. Non sono solamente studenti che parlano a studenti ma “presente e futuro personale sanitario” che vuole fare le cose per bene per interesse del paziente. Questa collaborazione credo sia stata l’elemento più interessante della giornata, per i risultati che ne sono derivati (networking, e pensare insieme come si possono migliorare le cose).

 

Premetto che il mio francese non è eccellente, ho fatto del mio meglio ma di certo mi sono persa molto. Qui il riassunto delle discussioni principali della giornata.

 

État des lieux de la formation initiale en médecine en matière d’indépendance

(Pierre Frouard, Paul Scheffer)

 

Presentazione dei policy statement presenti nelle altre università sul conflitto di interessi (esempio Stanford, Harvard, John Hopkins, Western University of Canada). La discussione è nata dalla scoperta che negli Stati Uniti circa 40 000 morti l’anno sono causate da farmaci prescritti non correttamente. Da qui è nata una task force sul conflitto di interessi della AAMC (American Association of Medical Colleges) motivata dalla ricerca di autonomia, oggettività, altruismo. Articolo interessante: Etain B et al. “Attitude of Medical Students towards Conflict of Interest”.

 

Dichiarazione di intenti sul conflitto di interessi: anche a Parigi nelle varie università ci si sta muovendo in questa direzione. L’università di Doyen (che credo sia una delle numerose di Parigi) ha una policy sul conflitto di interessi.

 

Si sono per così dire “presentati” i presenti in qualità di inviati dalle varie associazioni, c’erano ovviamente membri delle varie associazioni francesi ma anche internazionali. Hanno chiesto anche a me di intervenire ed io ho spiegato cosa si fa in Italia, in particolare con attenzione al SISM (ovviamente, visto che è la realtà che conosco meglio). Erano molto interessati al workshop, infatti qualcuno è venuto a chiedermi anche successivamente ciò che facciamo di preciso.

 

Présentation de la campagne Just Medicine états-unienne et des initiatives étudiantes en France.

Paul Scheffer, Raphaël Dachicourt (ANEMF), Marica Rossi (La Troupe du Rire), Emilie Frelat (SNJMG), Etienne Foisset, médecin généraliste auteur d’une thèse en médecine sur l’impact de la visite médicale sur les prescriptions.

 

Just Medicine è il progetto ispirato da quello americano di AMSA in cui si è monitorato ogni contatto con l’industria farmaceutica dei singoli professori, dalle penne ai viaggi a qualunque tipo di scambi che potesse far pensare ad un conflitto di interessi. I ragazzi francesi hanno tradotto il testo e il questionario inglese in francese e stanno lavorando per adattarlo al contesto francese. Questo non sta avvenendo in tutte le università di medicina francesi, solo in alcune, ed è ancora work in progress. Vorrebbero riuscire a pubblicare i risultati nell’arco del 2016.

 

Interessante che per questo progetto collaborano ANEMF e Troupe du Rire, che sono associazioni di studenti, insieme con SNJMG, acronimo di cui non ricordo esattamente il significato ma che è l’associazione di giovani medici di medicina generale.

 

Anemf ha chiuso nel 2014 la partnership con Novartis e da allora è iniziato un processo di presa di coscienza e di posizione sul conflitto di interessi. Collaborano con un’altra associazione studentesca, Formindep, che sta per “Formazione Indipendente”, che ha prodotto un opuscolo che si chiama “Conflitto d’interessi: un rischio sanitario” (opuscolo che ho). Sono attivi anche con IFMSA e UAEM. Hanno esposto anche cosa fanno in Spagna con i FarmaCritics.

 

La Trope du Rire: un’associazione nata perché un gruppo di studenti non era soddisfatto dei propri tirocini. Erano insoddisfatti del rapporto medico-paziente e dell’ingerenza delle case farmaceutiche nel lavoro dei medici. Quindi si sono seduti intorno a un tavolo per discutere cosa poteva essere fatto, hanno letto e tradotto il documento dell’OMS “Understanding the conflict of interest and response” e poi lo hanno reso più “a portata di studente” con il libretto che abbiamo tradotto. Organizzano anche molti corsi di lettura critica di articoli scientifici. Possibilmente interessati a lavorare con il SISM.

 

Etienne Foisset: ha scritto una tesi sull’impatto delle visite degli informatori farmaceutici. La sua tesi non ha avuto un grande successo e ha un campione molto piccolo. Spera che con la cooperazione con tante associazioni questo lavoro possa essere riaperto. Un medico del pubblico (giovane) dice che la tesi di Foisset è stata spunto per la propria tesi. Io quando ho parlato (dopo di loro) ho citato la tesi di Alice e il nostro famoso questionario.

 

Initiatives pédagogiques existantes en France.

Solène Lellinger (Strasbourg), Jonathan Simon (Lyon), Pierre Frouard (Rennes), ainsi que Nicole Bornsztein, maître de stage.

 

Altre iniziative in Francia. A Strasburgo fanno un mini workshop di farmacologia si può dire, in cui al pomeriggio intervengono quelli di Prescrire e tengono una sessione sull’etica medica e una sull’ingerenza delle case farmaceutiche sulla pratica medica. Lavorano con la facoltà di farmacia.

 

Jonathan Simon (Lyon): lui è proprio un tipo giusto. Medico e docente di facoltà, inserisce nel suo corso (e lo mette come materia d’esame per costringere a farlo studiare) un modulo sul conflitto di interessi con il nome: “Medicine, quali rischi e quali benefici?” con il compito di comprendere l’influenza e prendere le proprie responsabilità a riguardo. Ha ricordato la storia delle penne e del loro influsso citando le Madeleine di Proust (interessante!).

 

In Francia c’è stato uno scandalo enorme con successiva presa di coscienza dopo che si sono scoperti gli effetti collaterali del farmaco contro l’obesità “Mediator”, così il 29 novembre 2011 c’è anche stata una legge ad hoc (non ho capito di che legge si trattasse). La dottoressa che si è fatta da portavoce per questo scandalo è Irene Fachon ed era presente all’incontro. Non ha fatto alcun intervento, ma commenti interessanti. C’era nel pubblico anche una politica che fa parte del partito dei verdi, che ha detto poco perché ha dichiarato di avere grossi conflitti di interessi.

 

Nicole Bornsztein, maître de stage: non sono del tutto certa di che figura sia quella di questa dottoressa, ma penso che sia tipo “tutor” di tirocinio. Lei ha esposto la sua esperienza da medico di medicina generale e di quel che cerca di trasmettere ai suoi studenti. Soprattutto sottolinea la necessità di spirito critico. Poi dice che la formazione indipendente esiste (es FMC mensili e DPC, FAF, corsi con organizzazioni indipendenti, ma questo riguarda solo la Francia). Anche lei parla di corsi di lettura critica di articoli scientifici.

 

Pierre Frouard (Rennes): anche lui docente, parla brevemente di quello che fanno a Rennes (non ho capito bene) e sottolinea l’importanza della cooperazione perché da soli è difficile.

 

Si discute lungamente di come si può trasmettere tutto questo (soprattutto lo spirito critico) agli studenti.

 

AE è un’associazione che collabora con UAEM e ha diverse sedi tra cui Amsterdam. Organizzano “su commissione” corsi di un pomeriggio sul marketing farmaceutico, advocacy su ricerca e sviluppo, farmacovigilanza, attivismo su trial trasparenti e su EMA (l’agenzia europea del farmaco). Mi spiace ma non sono riuscita a capire il nome intero dell’associazione.

 

Il presidente di Prescrire è Pierre Chirac (che parla molto ma chiedo scusa, non ho capito moltissimo di ciò che ha detto). Ha senza dubbio spiegato come funziona Prescrire. Formindep produce anche opuscoletti su temi specifici (piccoli, 4 pagine).

 

Synthèse subjective de la matinée par un “Grand témoin”.

Luigi Flora. Docteur en sciences de l’éducation, spécialiste de la question des patients formateurs.

 

Ha fatto una sorta di commento su tutto quello che è stato detto nella mattinata con riflessione sul fatto che lui soffrendo di una malattia cronica è anche paziente. Si occupa  di formazione e anche di formazione ai medici. Purtroppo parla solo francese nonostante il nome.

 

Quelle utilisation possible du manuel d’enseignement OMS/HAS “Comprendre et répondre à la promotion de l’industrie pharmaceutique et y répondre” et des autres ressources pédagogiques existantes?

Pierre Frouard (Rennes) et d’autres enseignants, Pierre Chirac et/ou Jérôme Sclafer (Prescrire), Armel Sevestre et Paul Scheffer (Formindep)

 

Puntano ad un curriculum Pharmafree. Discussione su come adottare questo questionario dell’AMSA alla realtà francese: cercano collaborazione con i professori (lunga discussione).

 

All’università di Brest sono molto attivi e organizzano anche una giornata “dello spirito critico” in cui oltre a trattare il tema del conflitto di interessi sono organizzati anche workshop di lettura critica di articoli scientifici.

 

Dans quelle mesure le programme d’enseignement proposé par l’AMSA (Just Medicine Curriculum) peut servir de document de référence pour développer la formation à l’indépendance en France?

Paul Scheffer, Maxime Rifad (ANEMF)

 

Quel développement possible de la formation à l’indépendance en médecine?

Table ronde avec Corentin Lacroix (ISNAR), Guillaume Ah-Ting (ISNI), Maxime Rifad (ANEMF), Emilie Frelat (SNJMG).

 

Queste due (lunghe) sessioni si sono svolte con grande e interessante scambio di opinioni sul sistema francese. Coretin Lacroix dell’ISNAR si è interessato molto a quel che facciamo in Italia e mi ha chiesto se posso mandargli tipo un “riassunto” di come siamo arrivati a quel che stiamo facendo e di preciso cosa facciamo.

 

Alcuni “fanno coming out” dicendo che prima andavano a tutte le cene sponsorizzate e poi hanno letto il libretto della Troupe du Rire e ora sono molto più critici e non ci vanno più.

 

Synthèse subjective de l’après-midi par un “Grand témoin”.

Jean Jouquan. Ancien vice-doyen aux études médicales de l’Université de Brest, et rédacteur en chef de la revue Pédagogie médicale.

 

Bel discorso finale su noi se vogliamo veramente essere il veicolo di cambiamento.