Il coinvolgimento dell’industria di alimenti e bevande, e soprattutto delle compagnie transnazionali che dominano il settore, nella ricerca e nello sviluppo di politiche è considerato un fattore determinante negativo per l’occorrenza di molte malattie non trasmissibili e per il loro controllo. Questo fattore fa parte dei cosiddetti determinanti commerciali di salute e malattia. Negli Stati Uniti, la maggioranza delle associazioni professionali sono soggette all’influenza dell’industria. Uno studio appena pubblicato esplora l’interazione tra la più importante associazione del settore, l’Academy of Nutrition and Dietetics (AND), e le grandi corporazioni dei produttori di alimenti e bevande zuccherate, spesso soprannominate Big Food e Big Soda.[1] Data la natura globale di queste corporazioni, i risultati dello studio non hanno implicazioni solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero.
Gli autori hanno messo assieme tutti i documenti ottenibili attraverso richieste sulla base della legge USA sulla libertà di informazione e datati tra il 2014 e il 2020. Dopo averli analizzati con metodi qualitativi, ne hanno estratto tutte le informazioni che riguardavano le interazioni tra AND e industria di alimenti e bevande, ma anche ditte farmaceutiche e del settore agricolo. Hanno potuto verificare che l’AND, direttamente o attraverso una fondazione con lo stesso nome, ha interazioni continue con l’industria. Alcuni leader dell’AND occupano addirittura posizioni importanti nelle varie ditte. L’AND, ovviamente, accetta contributi finanziari dalle stesse. Inoltre, l’AND investe in azioni di Nestlé, PepsiCo e alter compagnie, comprese alcune ditte farmaceutiche; ha quindi interesse a veder lievitare il valore di queste azioni, in base alle vendite e ai profitti delle ditte. Documenti interni mostrano che l’AND modella le sue regole e politiche interne perché siano allineate con gli interessi e i bisogni dell’industria. Le posizioni pubbliche assunte dall’AND sono ovviamente sempre favorevoli alle corporazioni transnazionali. Gli autori dello studio parlano di una simbiosi tra due organismi che in pratica hanno una voce sola.
Resta da capire se l’AND sia una mela marcia o se questa sia una configurazione comune, mutatis mutandis, a molte associazioni professionali.
A cura di Adriano Cattaneo
PS. L’A di AND sta per Academy, un termine usato spesso negli Stati Uniti per denominare un’associazione professionale (American Academy of Pediatrics, per esempio, oppure Academy of Breastfeeding Medicine). Di accademia, nel senso platonico del termine, non c’è ovviamente nulla; è solo un modo per idealizzare l’immagine pubblica di nutrizionisti e dietisti, in questo caso. Come il nostrano Società Scientifica, termine che personalmente rifiuto di usare perché sempre di associazioni professionali si tratta.
1. Carriedo A, Pinsky I, Crosbie E, Ruskin G, Mialon M. The corporate capture of the nutrition profession in the USA: the case of the Academy of Nutrition and Dietetics. Public Health Nutr 2022; 25:3568-82