Nel numero di Natale, il BMJ, come consuetudine, pubblica articoli paradossali, paludati però di finta scientificità. Da leggere, ad esempio, “Zombie infections: epidemiology, treatment, and prevention”, in cui si descrive l’azione del virus Solanum (nome scientifico della patata!), che ha il 100% di mortalità. Divertente è pure l’articoletto tradotto qui sotto, dove viene presentata una tabella che elenca le varie giustificazioni avanzate dalla parte più permissiva del nostro io in caso di conflitto d’interessi (http://www.bmj.com/content/351/bmj.h6577). Buona lettura,
Giovanni Peronato
La tombola del conflitto d’interessi
(Pubblicato il 16 Dicembre 2015)
Citazione: BMJ 2015;351:h6577
Daniel S Goldberg, assistant professor, Department of Bioethics and Interdisciplinary Studies, Brody School of Medicine, East Carolina University; 2015-16 Honors College Faculty fellow, 600 Moye Blvd, Mailstop 641, Greenville, NC 27834, USA
Ho passato anni a studiare, insegnare e scrivere sul conflitto di interessi. In tutto questo tempo, ho visto proporre centinaia di giustificazioni per il profondo intreccio di interessi fra medici, scienziati e industria farmaceutica. Vi sono molte plausibili argomentazioni dietro queste relazioni, ma gli attori dell’intreccio le invocano raramente. Le motivazioni abitualmente fornite tradiscono invece la mancanza di una qualsivoglia familiarità con le sostanziose prove di efficacia che stanno dietro queste distorsioni e il conseguente impatto sul comportamento umano, compreso quello di medici e ricercatori. Qualsiasi ragionevole tentativo di giustificare intense relazioni con l’industria e il mercato deve cominciare con il prendere atto di queste prove, piuttosto che tirare in ballo giustificazioni stantie, in gran parte contraddette dalla letteratura. L’affermazione che esistono barriere sufficienti per evitare il conflitto di interessi, quali l’etica del singolo, la loro gestione istituzionale o i vari tipi di dichiarazione di conflitto d’interesse, non è basata su alcuna prova.
Dopo aver letto l’ennesima serie delle solite trite e ritrite giustificazioni, ho deciso di comporre una cartella per la tombola del conflitto d’interesse, allo scopo di irridere le giustificazioni più comunemente avanzate e di mostrarne la tipicità; tipicità che, ribadisco, è contraria a qualsiasi sana e robusta prova.
I medici e i ricercatori professano spesso un impegno a seguire le prove di efficacia, ovunque esse conducano. Coloro che cercano di giustificare ad ogni costo le profonde relazioni con l’industria dovrebbero seguire questa massima e familiarizzarsi con le prove relative al conflitto d’interessi e alle distorsioni che esso comporta. Da cui la cartella per la tombola sul conflitto d’interessi.
la sponsorizzazione è necessaria per avere i migliori esperti | non facciamo di tutta l’erba un fascio | è solo una biro | sono i ricercatori che controllano il lavoro | lo sponsor non ha nessuna influenza |
è un regalo educativo | i miei pazienti/ i miei dati hanno sempre la precedenza | la scienza parla da sé | siamo noi al comando | è più facile lavorare con che contro l’industria |
è più complesso di quello che sembra | la ricerca è costosa | CREAM* spazio libero | non è corruzione | vuoi impedire il progresso? |
siamo totalmente trasparenti | il denaro non mi influenza | è solo una svista | è solo una consulenza | è innovazione |
basta una corretta gestione | è sufficiente dichiarare il conflitto d’interesse | non esistono prove di una relazione causale | come osi! | l’integrità scientifica significa tutto per me |
* Cash Rules Everything Around Me (il denaro domina tutto attorno a me)