Le malefatte di Novo Nordisk nel Regno Unito

In un articolo del Guardian del 12 marzo 2023, i giornalisti Shanti Das e Jon Ungoed-Thomas riferiscono di come gli esperti britannici che hanno espresso pareri positivi riguardo al nuovo farmaco dimagrante per via iniettiva settimanale, il semaglutide (commercialmente Wegovy e definito “skinny-jab”, iniezione per dimagrire) hanno ricevuto pagamenti dal produttore del farmaco, la Novo Nordisk, senza puntualmente chiarire i loro legami con l’azienda.

Da un’indagine dell’Observer risulta che Novo Nordisk ha donato 21,7 milioni di sterline a enti di beneficenza per l’obesità e operatori sanitari, tra i quali un esperto che ha operato come consulente del National Institute for Health and Care Excellence UK (NICE), al fine di accrescere la sua influenza nel settore della obesità nel Regno Unito. La rivelazione giunge mentre il colosso danese è indagato dal sistema di monitoraggio farmaceutico del Regno Unito, dopo che era stato scoperto che per sette volte aveva violato il codice del settore in relazione a una “campagna promozionale camuffata” riguardo ad un altro dei suoi farmaci per la perdita di peso, tramite webinar online per operatori sanitari.

L’Associazione dell’Industria Farmaceutica Britannica ha affermato di aver ordinato un audit delle pratiche e della cultura aziendale della Novo Nordisk per stabilire se le violazioni fossero una tantum, ovvero parte di una più ampia rete di non ottemperanza. Gli oltre 3.500 pagamenti di Novo Nordisk nel periodo 2019-21 includono donazioni, sponsorizzazioni di eventi, sovvenzioni e altri pagamenti a importanti enti di beneficenza per l’obesità, a trust del Sistema Sanitario Nazionale, a Royal Colleges (come sono spesso chiamate le associazioni professionali nel Regno Unito), a studi di medicina generale, a fornitori di istruzione sanitaria e università. Tali pagamenti si aggiungono ai 28 milioni di sterline spesi da Novo Nordisk in ricerca e sviluppo nel Regno Unito nello stesso periodo. La ditta ha anche contribuito a finanziare un gruppo di parlamentari che esercitano pressioni nel settore delle strategie di intervento per l’obesità.

L’Observer rivela quanto segue. Un professore che recentemente ha promosso i benefici del farmaco in questione durante il programma BBC Today è un ex consigliere di Novo Nordisk. Si tratta di Jason Halford, che è anche presidente di un’organizzazione per l’obesità che ha ricevuto dall’azienda una somma di oltre 3,6 milioni di sterline. Agli ascoltatori del programma non era stato detto di questi collegamenti. Un esperto che aveva elogiato il farmaco come un “punto di svolta”, Nick Finer, ex professore onorario all’University College di Londra, è stato ricercatore clinico senior presso Novo Nordisk fino allo scorso luglio e ne possiede azioni. Un terzo eminente scienziato, il prof. John Wilding, che aveva fornito prove scientifiche al NICE, è stato presidente di un’organizzazione pagata più di 4,3 milioni di sterline da Novo Nordisk in tre anni. La sua dichiarazione di conflitto di interessi al NICE mostra che queste donazioni non sono state divulgate. Nulla suggerisce che questi pagamenti abbiano infranto regole e la ditta afferma di non aver mai “agito deliberatamente” al di fuori degli standard etici o legali. I destinatari del finanziamento affermano di non esserne stati influenzati e di aver dichiarato adeguatamente i propri conflitti di interessi.

Mentre esperti indipendenti hanno definito come “buona notizia” la raccomandazione di rendere disponibile il farmaco da parte del NHS, ci si preoccupa che il dibattito pubblico possa essere influenzato dai finanziamenti dell’industria farmaceutica. Simon Capewell, professore emerito presso l’Institute of Population Health, Liverpool University, ha affermato che i pagamenti di Novo Nordisk sono stati uno sforzo per “influenzare e acquisire consenso”. Capewell ha parlato di una campagna di pubbliche relazioni ben orchestrata, e ha aggiunto che è deplorevole che così tanti clinici vi abbiano preso parte. Il docente ha concluso che “si dovrebbero prendere in considerazione controlli molto più severi su questo tipo di pagamenti”. Allyson Pollock, professoressa di sanità pubblica all’Università di Newcastle, ha affermato che la campagna di Novo Nordisk non era “inusuale” nel settore dell’industria farmaceutica e ha chiesto misure adeguate affinché “il pubblico sia informato a sufficienza riguardo al rischio di parzialità e di affermazioni fuori misura”.

Gli enti di beneficenza per l’obesità figuravano tra i maggiori destinatari del denaro, secondo l’analisi dell’Observer, attuata sui registri delle divulgazioni dell’industria farmaceutica. La World Obesity Federation (WOF), che sta chiedendo di finanziare i trattamenti con semaglutide come “servizio sanitario essenziale”, ha ricevuto 4.326.698 sterline tra il 2019 e il 2021. L’Associazione Europea per lo Studio dell’Obesità (EASO) ha ricevuto 3.666.574 sterline nello stesso periodo. Le donazioni costituivano una parte sostanziale delle entrate degli enti di beneficenza, ma Novo Nordisk non è menzionata nei loro conti. Entrambe le organizzazioni sono affiliate alla UK Association for the Study of Obesity (ASO), che ha fornito dati clinici a NICE, affermando che Wegovy “è di gran lunga il trattamento più efficace per l’obesità al momento attuale”. L’ASO, che aveva ricevuto una donazione di 100.000 sterline da Novo Nordisk nel 2021, ha affermato che i suoi conflitti di interessi sono stati opportunamente dichiarati.

NICE ha anche ascoltato le testimonianze del Royal College of Physicians (RCP), che ha ricevuto più di 100.000 sterline in sponsorizzazioni di eventi da Novo Nordisk. Le sponsorizzazioni non erano state dichiarate al NICE. Il RCP ha riferito all’Observer che avrebbe dovuto fornire volontariamente le informazioni su quanto ricevuto, ma che il finanziamento non aveva “alcun rapporto” con le opinioni che il RCP offriva, basate interamente su conoscenza e competenza. NICE ha affermato di avere una “solida politica aziendale” per la dichiarazione dei conflitti di interessi e che la trasparenza riguardo a potenziali conflitti era “vitale” affinché tali conflitti potessero essere gestiti correttamente. L’organismo di controllo ha affermato: “Esamineremo le informazioni fornite in rapporto alle nostre regole riguardanti la dichiarazione e la gestione dei conflitti di interessi.”

Novo Nordisk ha affermato di essere “impegnata a lavorare in modo trasparente ed etico con i responsabili politici e di aderire ai rigidi quadri normativi e legali che governano sia il nostro settore, sia le migliori pratiche parlamentari”. “L’insinuazione che Novo Nordisk abbia deliberatamente agito al di fuori degli standard etici o legali e dei processi adeguati è infondata e fuorviante”, ha aggiunto la ditta. Novo Nordisk ha affermato di non aver preso parte alla organizzazione di interventi sui media per i medici in relazione ai suoi prodotti e che il suo coinvolgimento con i parlamentari appartenenti al gruppo sull’obesità, che includeva tutti i partiti, era terminato nel luglio 2021. In relazione ai suoi webinar, ha affermato che la sua intenzione era stata di formare gli operatori sanitari sulla gestione del peso corporeo, ma ha ammesso che sono stati commessi errori significativi.

La Leeds University, dove lavora Halford, ha affermato che gli articoli pubblicati da questo autore “contengono la piena divulgazione” dei suoi conflitti di interessi. Un portavoce ha detto che Halford non ha ricevuto compensi per il lavoro di consulenza e che tutti i pagamenti sono stati effettuati all’università. Finer ha affermato di aver sempre rivelato correttamente i suoi conflitti di interessi e di aver chiarito che era un ex dipendente di Novo Nordisk, quando ha recentemente trasmesso un commento al Science Media Center, fornitore di commenti per le testate giornalistiche. Il WOF e l’EASO affermano che le loro procedure e attività decisionali non sono influenzate dalle donazioni del settore. Wilding ha affermato di aver “confutato decisamente” l’interpretazione del suo rapporto con Novo Nordisk e il suo ruolo nelle procedure di NICE. Ha aggiunto di aver lavorato intensamente per garantire che “le persone con obesità grave abbiano accesso a tutti i trattamenti appropriati”, ma non ha commentato ulteriormente.

Il mercato dei farmaci per l’obesità potrebbe raggiungere i 54 miliardi di dollari nel prossimo decennio, secondo la società di servizi finanziari Morgan Stanley. Il semaglutide è stato approvato recentemente per l’uso nel Sistema Sanitario Nazionale in Inghilterra. Nel frattempo, negli Stati Uniti, diverse celebrità hanno sostenuto il farmaco, come ad esempio Elon Musk, che su TikTok ha affermato che il semaglutide lo ha aiutato a perdere peso. Sempre negli Stati Uniti, il Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) ha espresso preoccupazione per i pagamenti effettuati da Novo Nordisk per promuovere il lancio del suo trattamento dell’obesità. Il comitato per l’azione politica della ditta ha donato più di 210.000 dollari ai candidati a cariche federali nel 2022, alcuni dei quali vogliono che il governo finanzi Wegovy al costo di 1.300 dollari al mese per paziente. Da notare che il prof. Neal Barnard, della George Washington University School of Medicine a Washington DC, che è anche presidente del PCRM, afferma che la ricerca nel settore ha dimostrato che una dieta adeguatamente selezionata può stimolare in modo naturale la secrezione del GLP-1 (glucagon-like peptide-1). Questo peptide nel nostro organismo regola l’appetito e l’introito alimentare, come fa il semaglutide, ma evitando gli effetti collaterali del farmaco (stanchezza, capogiri, nausea e vomito) e le spese per l’acquisto del farmaco stesso. Mancano ancora studi sugli effetti a lungo termine del semaglutide e ci sono prove che alla sospensione del farmaco si recupera buona parte del peso perduto. La molecola del semaglutide si basa su di un agente chimico presente nel veleno di una lucertola originaria di alcune zone degli Stati Uniti e del Messico, l’Heloderma Suspectum. Alcuni esperti ritengono che i miliardi che si spenderebbero per diffondere il farmaco sarebbero meglio usati per una campagna di prevenzione dell’obesità.

A cura di Silvio Loddo

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