Facilitatori: Angela Spelsberg (Transparency, Germania), Florian Schulze (VdPP, Germania), Christiane Fischer (MEZIS, Germania).
Nonostante aumenti il numero di leggi anticorruzione nel mondo, compresa quella tedesca con relative conseguenze penali, ad approfittarne sono quasi sempre le imprese, gli studi legali, le organizzazioni di accreditamento e le autorità. Sono particolarmente problematici:
- I programmi di accreditamento, che offrono ampi spazi ed opportunità ad avvocati, verificatori e organizzazioni certificatrici locali o globali (ISO, etc).
- Le risoluzioni delle controversie d’affari: effettuarle con la Securities and Exchange Commission (SEC) negli USA o con il Serious Fraud Office (SFO) in Gran Bretagna è un affare per le ditte, oltre che per SEC, SFO o altre autorità. Esse beneficiano di quantità in aumento di multe pagate dalle ditte, che a loro volta evitano problemi legali attraverso auto-dichiarazioni volontarie di cattiva condotta. Per esempio, Teva, Pfizer, Novartis e altre ditte hanno pagato multe per milioni di dollari (non molti, in relazione ai loro profitti) per continuare a fare affari come prima.
La corruzione nei servizi sanitari globali non diminuirà fino a che non si troverà una soluzione per i meccanismi che vi stanno alla base, cioè finché persisteranno:
- I CdI dei professionisti della salute, dei ricercatori, dei regolatori, delle associazioni di pazienti, delle assicurazioni sanitarie e dei funzionari pubblici (carriera, reddito, prestigio, influenza, etc).
- La confidenzialità dei dati clinici, compresi i risultati degli studi post-marketing (fase IV) e di quelli sugli effetti avversi dei farmaci, a difesa di affari e profitti.