Mi è andato un sorso d’acqua di traverso

Non riguarda i farmaci o altri prodotti medicali, ma la sentenza emessa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) il 9 dicembre 2013, che condanna COGEDI (la ditta produttrice di Uliveto e Rocchetta) e FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) a pagare due multe rispettivamente di 100.000 e 30.000 euro ci interessa. Riguarda infatti i legami, stretti e pericolosi, tra operatori sanitari e ditte private, o, in termini più generali, tra salute e mercato. Vale la pena leggere il testo integrale del provvedimento dell’AGCM, liberamente scaricabile al link http://www.agcm.it/trasp-statistiche/doc_download/3990-49-13.html.

 

Il 20 agosto 2012 COGEDI e FIMMG stipulano un accordo di tipo commerciale che dovrebbe decorrere dal 1 ottobre 2012 al 31 dicembre 2013. L’accordo prevede che: 1) FIMMG conceda l’uso del proprio logo a COGEDI per la pubblicità delle cosiddette “acque della salute”; 2) FIMMG non stipuli accordi di collaborazione con altre ditte di acque e bevande, e al contempo COGEDI non stipuli accordi con altre associazioni mediche; 3) negli studi dei medici FIMMG aderenti all’iniziativa si affigga una locandina con informazioni sulle caratteristiche delle acque Uliveto e Rocchetta; 4) tra i medici aderenti si effettui un concorso a premi per l’estrazione di 100 weekend per due persone a bordo di un cabinato a vela nell’arcipelago toscano; 5) FIMMG, nell’ambito del proprio congresso nazionale annuale, organizzi una tavola rotonda sulle acque minerali, mettendo a disposizione di COGEDI uno spazio espositivo; 6) COGEDI fornisca l’acqua per i partecipanti al congresso; 7) COGEDI ospiti presso lo stabilimento Rocchetta di Gualdo Tadino il “Congresso FIMMG/Acque della Salute 2013” e finanzi la formazione di giovani medici di famiglia con 8 borse di studio del valore di 2.000 euro ciascuna.

 

Prima dell’entrata in vigore dell’accordo ha luogo un intenso scambio di mail tra dirigenti di FIMMG e COGEDI con il quale si decidono i claims da inserire nella pubblicità. In una mail del 30 ottobre 2012 COGEDI presenta a FIMMG “l’ultima versione approvata ieri” per gli spot radiofonici: “Uliveto ti aiuta a digerire, Rocchetta ti depura: ecco perché i medici di famiglia FIMMG hanno scelto le acque della salute Uliveto e Rocchetta per un corretto stile di vita! Uliveto e Rocchetta per la salute della famiglia”. La mail di risposta FIMMG è lapidaria: “Perfetto. Ok”. A questo punto la pubblicità è pronta a partire e inonderà per qualche mese radio, televisione, quotidiani, etichette, etc.

 

Nello stesso mese di ottobre FIMMG inizia a proporre locandina e concorso ai suoi associati. Il mail bombing, concordato fin nei minimi particolari con COGEDI, scatta a metà mese. A fine mese la mail è rispedita agli associati che non hanno ancora aperto la prima mail. Il 16 novembre COGEDI comunica a FIMMG l’adesione di 791 medici; il 29 novembre le adesioni erano 801. Ma COGEDI non è soddisfatta e scrive a FIMMG: “dal 25 novembre non ci sono nuove registrazioni, che ne pensi di “ravvivare” l’operazione con una nuova comunicazione da parte del Dr. [omissis]? Si potrebbe prendere spunto dalla collaborazione con Uliveto e Rocchetta grazie alla quale FIMMG potrà realizzare nel 2013 iniziative di formazione ed aggiornamento per i medici associati (borse di studio/congresso Gualdo Tadino a Rocchetta) e quindi invitarli a partecipare attivamente con il loro consenso, accettando anche di esporre il poster per la salute della famiglia e vincere così una delle 100 crociere messe in palio … Ci fai sapere?” Notare che si è passati al tu e che ormai tra i due c’è una certa familiarità. Nel dicembre 2012 COGEDI e FIMMG concordano una nuova mail da inviare ai medici che non avevano ancora aderito. In una mail del 6 dicembre 2012 avente ad oggetto “lettera dr. [omissis] operazione Fimmg/AcquedellaSalute”, COGEDI dice a FIMMG: “(..) eccoci con la versione definitiva della lettera in oggetto che spero potrete inviare ancora entro oggi ….Ci fai sapere?”. Il testo della lettera evidenzia in grassetto l’iniziativa e le modalità di adesione ad essa. Il 18 gennaio 2013 FIMMG chiede a COGEDI: “(…) volevo fare con te il punto sulle adesioni all’iniziativa fimmg rocchetta. Come procede? Quante adesioni e foto mandate”. Il 21 gennaio COGEDI risponde: “(…) Eccomi dunque con l’aggiornamento: totale 1017 adesioni, 368 foto ricevute, 649 medici che devono inviare la foto (…)”.

 

È evidente che COGEDI punta a un’adesione massiccia. Molti medici di famiglia abboccano, collaborando a trasmettere messaggi ingannevoli, altri mandano alla dirigenza FIMMG lettere di protesta. Ma la protesta interna non ottiene risultati; li ottengono però gli oppositori esterni. NoGrazie invia una lettera di protesta al Presidente della FIMMG e per conoscenza alla Federazione degli Ordini dei Medici. Quest’ultima invia una lettera di censura alla FIMMG, il cui presidente risponde difendendo l’accordo con COGEDI, a suo modo di vedere perfettamente legittimo, ma ammettendo che forse il concorso a premi era esagerato. In accordo con COGEDI, il concorso è cancellato, probabilmente con grande scorno degli oltre 1000 medici di famiglia che già pregustavano il weekend sul veliero. Un rappresentante di NoGrazie presenta anche formale denuncia dell’iniziativa pubblicitaria COGEDI/FIMMG all’AGCM; in contemporanea, la stessa denuncia arriva anche da un’associazione di consumatori. Il 10 marzo 2013 l’AGCM avvia l’indagine. Dopo aver acquisito un primo set di informazioni, il 1 luglio l’AGCM proroga l’indagine e chiede a COGEDI e FIMMG un supplemento di informazioni. La memoria conclusiva è depositata il 12 settembre. Dopo aver esaminato tutte le carte, l’AGCM emette la sentenza nella sua adunanza del 6 novembre e la pubblica nel suo bollettino il 9 dicembre, dopo averne dato comunicazione alle parti.

 

Da notare che in tutto questo frattempo, e nonostante sapessero di essere sotto inchiesta, COGEDI e FIMMG hanno continuato ad attuare l’accordo. La pubblicità ha continuato ad essere diffusa e il 7-8 giugno si è svolto a Gualdo Tadino, all’interno degli stabilimenti Rocchetta, il previsto congresso FIMMG/Acque della salute. Il programma del quale prevedeva anche la presenza del Ministro della Salute Lorenzin, dell’ex ministro e ora deputato del PD Balduzzi (che tra l’altro in qualità di ministro aveva presenziato all’analogo congresso del giugno 2012, nel corso del quale probabilmente era stato stilato l’accordo COGEDI/FIMMG), e del Presidente della Regione Toscana Rossi (http://www.fimmg.org/index.php?action=pages&m=view&p=1248). A giudicare dalle foto (http://www.fimmg.org/index.php?action=pages&m=view&p=1349&lang=it), solo Balduzzi ha confermato la sua presenza, mentre Lorenzin e Rossi si sono fatti probabilmente sostituire. Sotto le foto del congresso ci sono quelle dell’immancabile cena, immaginiamo offerta da COGEDI. A noi la presenza di politici a eventi di questo tipo sembra un fatto grave.

 

Che dire? Innanzitutto si può osservare come la FIMMG, compresi i suoi consulenti legali, non abbia appreso nulla dalle cattive esperienze di altre associazioni mediche. Le motivazioni della sentenza dell’AGCM sono infatti le stesse di quelle di una condanna comminata anni fa alla Federazione Italiana Medici Pediatri per aver concesso il suo logo a una ditta di uova. Poi si può notare come gli interessi commerciali della FIMMG (non si sa quanto abbia incassato con questo accordo) prevalgano, oltre che sulla coscienza, sulla scienza. Come si fa, infatti, a porre la propria firma sotto tante false affermazioni sulle proprietà benefiche delle sedicenti acque della salute? Infine si può concludere che, se non si elaboreranno e non si metteranno in pratica rigorosi regolamenti miranti a prevenire accordi tra rappresentanti della salute pubblica e ditte private, i cittadini saranno sempre vittime di intrallazzi di questo tipo. Chi restituirà ai consumatori che in buona fede credevano che le acque della salute fossero effettivamente salutari, perché così sembravano pensarla anche i loro medici di famiglia, tutti i soldi che hanno inutilmente speso per acquistarle? Non certo l’AGCM (notare come le multe arrivino tardi e si limitino a causare un po’ di solletico alle ditte), né COGEDI (che nel frattempo ha già raccolto i frutti della pubblicità), né tanto meno la FIMMG, che denuncia circa due milioni di euro l’anno di entrate e che probabilmente pagherà la multa con i soldi degli associati e non la farà pagare ai dirigenti che hanno stipulato l’accordo.  Possibile che nessun iscritto si ribelli e chieda a chi ha sottoscritto l’accordo con COGEDI di pagare di tasca sua?

 

PS Al 15/01/2014, oltre un mese dopo la pubblicazione della sentenza, non vi è ancora alcuna traccia della stessa sul sito della FIMMG; un evidente caso di oscuramento.