Mi usano per spingere i loro prodotti

In uno studio sudafricano, i ricercatori hanno intervistato 40 operatori sanitari dei settori pubblico e privato, in maggioranza pediatri, infermiere e medici di medicina generale (MMG), sui loro rapporti con l’industria dei sostituti del latte materno.[1] Si tratta di uno studio qualitativo e l’articolo è ricco di citazioni letterali di parti delle risposte degli intervistati. Vale la pena di riportare alcune di queste citazioni.

“Vedo molto i rappresentanti della formula. Ce ne sono almeno tre che vedo regolarmente. Mi dicono tutte le ultime novità, ma non riesco mai a ricordare tutte le cose speciali che loro mi dicono. Ho milioni di opuscoli. Sì, e loro mi usano per spingere i loro prodotti.” (MMG, privato)

“Venivano molto, prima. Non più, dopo che il governo li ha fermati, hanno detto che dovevano smettere di corrompere infermieri e tutto il resto. Ma non ci stavano corrompendo, stavano solo motivandoci a vendere e a motivare le mamme per una buona alimentazione.” (Infermiera, farmacia privata)

“Nestlé NAN viene e offre formazione in servizio sui loro nuovi prodotti. Forse una volta ogni 4-6 mesi. Solo sul nuovo tipo di NAN e sui vantaggi aggiuntivi, al contrario della vecchia NAN, fondamentalmente è così e come colpisce l’intestino e cose del genere.” (Infermiera, ospedale privato)

“La pubblicità dice che la formula è buona come il seno, perché pensano che sia lo stesso del latte materno. Ci mettono molti HMO (oligosaccaridi del latte umano, ndt). NAN Supreme è la prima formula con un HMO. Così ci sono molte cose nuove che hanno. Loro portano tutta quella roba che c’è nel latte materno, la mettono nella formula. E ora c’è un rappresentante, uno nuovo, S26 Gold, è l’ultima cosa che hanno messo per lo sviluppo del cervello. Ma non è la stessa cosa. Quasi lo stesso.” (Consulente per l’allattamento, privata)

“Penso che le ditte la rendano molto affascinante per le mamme per alimentare il loro bambino, e loro dicono alle mamme che è lo stesso del seno. Inoltre, se sei stanca e hai sentito alla radio che la formula è buona quanto il latte materno ed è così meravigliosa e così e cosà, questo e quel nutriente: se sei stanca, allora vai, oh wow, allora posso solo comprare una lattina di formula.” (Consulente per l’allattamento, ospedale privato)

“Alcuni dei medici, dei pediatri, non vogliono stare seduti tutto il giorno con questi problemi di alimentazione, poi dicono, va bene no, sembra che sia un’intolleranza. Sai, senza sostegno o altro: è un’intolleranza e lo farò, prova questo prodotto.” (Infermiera pediatrica, ospedale pubblico)

“Non a tutte piace allattare, allora c’è una formula in ospedale. Ogni tre mesi si cambia ditta in modo che tutte possano avere una quota equa. Ci sono così tante ditte e penso che stanno dando a ognuna una giusta quota per pubblicizzare il loro prodotto. Penso che sia l’approvvigionamento a farlo, e anche i medici. Penso che se ne parli a livello dirigenziale, che tutti ricevano una giusta quota.” (Infermiera pediatrica, ospedale privato)

“Alcune mamme producono minuscole quantità di colostro per 5 giorni e poi arriva il latte e il bambino deve avere un’aggiunta di formula: non c’è altro che si possa fare.” (MMG, privato)

“Non ero a conoscenza della legislazione e ora che me lo chiedi, mi sembra che avessimo conferenze, convegni educativi, pediatrici, dove ci sono state ditte di nutrizione che ci hanno fornito informazioni su diversi tipi di formula.” (Pediatra, ospedale pubblico)

Questo studio non fa altro che confermare quanto riportato dal rapporto OMS/UNICEF di cui abbiamo scritto nella Lettera 101 di marzo 2022.[2] Rapporto che è ottimamente riassunto da un brevissimo video usato durante il lancio e ora disponibile anche in italiano. Dura un minuto e vale la pena diffonderlo: https://www.youtube.com/watch?v=ldntzw-oxvc, assieme alle relative infografiche: http://www.ibfanitalia.org/basta-al-marketing-sulla-pelle-dei-bambini-oms-e-unicef-lanciano-la-campagna-endexploitativemarketing/. È giunta l’ora di porre fine a questo marketing.

A cura di Adriano Cattaneo

1. Doherty T, PereiraKotze CJ, Luthuli S et al. They push their products through me: health professionals’ perspectives on and exposure to marketing of commercial milk formula in Cape Town and Johannesburg, South Africa – a qualitative study. BMJ Open 2022;12:e055872 1. How the marketing of formula milk influences our decisions on infant feeding. Geneva: World Health Organization and the United Nations Children’s Fund (UNICEF), 2022

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