Al link http://www.bmj.com/campaign/statins-open-data si apre una pagina ricca di rimandi ad altri documenti, editoriali e articoli, che riassume la querelle tra BMJ e Lancet dopo la pubblicazione da parte del primo di articoli che mettono in dubbio la validità delle statine in soggetti a basso rischio, tenuto conto dell’elevato numero di effetti collaterali. Tutti i link di rimando sono stati riassunti nel loro contenuto in un’APPENDICE.
Farmaci da scartare, per migliorare le cure: bilancio 2017
La rivista francese Prescrire (Rev Prescrire 2017;37(400):137-48) ha aggiornato l’elenco dei farmaci “da scartare”. Questa volta si tratta di farmaci commercializzati sul territorio europeo, non solo in Francia. A questo sito http://www.prescrire.org/fr/3/31/52690/0/NewsDetails.aspx è possibile scaricare liberamente il documento completo, in francese. Ci siamo limitati a tradurre il riassunto e a riportare la lista dei farmaci da scartare. Il lettore interessato alle ragioni per le quali un farmaco dovrebbe essere scartato, e per quali indicazioni, dovrà leggere l’articolo in originale.
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La divulgazione scientifica sui mass media è davvero indipendente?
Molti studi dimostrano che la ricerca scientifica può essere inquinata dai conflitti di interesse, ma finora pochi si sono occupati nella divulgazione di quelle stesse ricerche sui mass media e questo nonostante sia ormai ampiamente dimostrato che la divulgazione influenza il punto di vista e le scelte della popolazione, sana e malata, dei politici e persino dei clinici e dei ricercatori.
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Quando medici e pazienti fanno gli interessi dell’industria
Il pezzo con questo titolo scritto da Giovanni Peronato per la lettera dei NoGrazie n. 45 (febbraio 2017) ha stimolato delle obiezioni da parte di ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici). Le obiezioni sono contenute in un comunicato datato 7 febbraio 2017, che riproduciamo qui sotto. Al comunicato di ANMAR segue la risposta di Giovanni Peronato e un articolo su un tema affine pubblicato su Ricerca e Pratica (2017;33:23-4) e firmato da Giuseppe Traversa (ringraziamo Ricerca e Pratica per l’autorizzazione a riprodurre l’articolo di Traversa).
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Lo studio 329
Lo studio 329 è una ricerca sponsorizzata dalla GlaxoSmithKline (GSK). Nella pubblicazione originale del 2001, i 22 accademici che lo firmano concludono: “La Paroxetina è generalmente ben tollerata ed efficace nel trattamento della depressione maggiore negli adolescenti“. Nello studio gli autori confrontano 275 adolescenti con depressione maggiore, randomizzandoli in doppio cieco con paroxetina (93), imipramina (95) o placebo (87) per 8 settimane. I pazienti che completano il trattamento sono studiati per i successivi 6 mesi. Ma nella pubblicazione originale vengono presi in considerazione solo i risultati delle prime 8 settimane in cui la paroxetina, rispetto al placebo, mostra un miglioramento significativo in 3 scale di valutazione della depressione e un miglioramento clinico globale di 1 o 2 punti di un’altra scala. Le conclusioni pubblicate nel 2001 riflettono la realtà?
Pazienti, Big Pharma e conflitto di interessi
Le associazioni di pazienti (AdP) svolgono un ruolo importante, provvedendo a fornire consigli sulle malattie e le cure attraverso iniziative di educazione sanitaria. Possono anche esercitare pressione sul mondo politico e della sanità per migliorare la salute e la qualità di vita dei propri associati. Gli autori di un articolo comparso su Jama Internal Medicine hanno condotto un’inchiesta a partire dal settembre 2013 per dieci mesi, intervistando alcune centinaia di responsabili di AdP.(1) Il campione così raccolto è risultato rappresentativo del 5.6% delle 7865 AdP presenti negli USA. Alcune di queste organizzazioni sono molto potenti, anche finanziariamente, e conducono ricerca in proprio, influenzano il legislatore e la politica sanitaria in generale.
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Quando medici e pazienti fanno gli interessi dell’industria
Perché spendere di più quando risparmiando sul prezzo di un farmaco si possono liberare più risorse per il sistema sanitario? É il discorso che facciamo da tempo sui cosiddetti farmaci generici in alternativa a quelli il cui brevetto è scaduto. Ora lo stesso problema si pone per i farmaci biotecnologici (in genere abbreviato in ’biologici’) per i quali si stanno facendo strada sul mercato le alternative denominate farmaci ‘bioequivalenti’. Questi ultimi non possono essere definiti chimicamente ‘equivalenti’ stante la complessità della molecola (impossibile da riprodurre fedelmente come si fa per l’aspirina), ma sono definiti equivalenti ‘clinicamente’, cioè producono sull’uomo gli stessi effetti del farmaco brevettato detto ‘originatore’.
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Conflitti d’interesse non finanziari: arma di distrazione di massa
Sembra esserci, negli ultimi tempi, un’attenzione (sospetta?) nei confronti dei conflitti d’interesse non finanziari. Nella nostra lettera 44 del gennaio 2017 abbiamo riferito di una proposta di modifica del regolamento della Food and Drug Administration (FDA) negli USA che permetterebbe all’agenzia di ricusare o escludere in modo arbitrario la partecipazione alle votazioni su farmaci o medical devices a professionisti ritenuti a rischio di conflitto di interesse “intellettuale”, anche se completamente indipendenti dal punto di vista finanziario dalle industrie.(1)
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Pfizer Canada lancia la sua carta fedeltà
L’immagine che segue è la pubblicità di una specie di carta fedeltà lanciata da Pfizer Canada. I medici sono invitati a suggerire ai loro pazienti di ottenerla, online oppure ordinandola per telefono.
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Società Canadese di Pediatria: i rapporti con l’industria
Fonte: Albersheim S, Coughlin K. Canadian Paediatric Society Bioethics Committee. 5 December 2016
I pediatri interagiscono con i rappresentanti dell’industria farmaceutica per vari scopi, ma più spesso per ricevere informazioni sui prodotti nuovi o su quelli già esistenti. Mentre gli operatori sanitari credono di essere immuni all’influenza del marketing esercitata da questi rappresentanti, la ricerca ha dimostrato il contrario. La letteratura suggerisce che i pazienti sono a conoscenza di tale influenza e ciò potrebbe minare il rapporto di fiducia con il proprio pediatra.
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La Regione Emilia Romagna regola l’attività degli informatori farmaceutici
INDIRIZZI E DIRETTIVE IN MATERIA DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA SUL FARMACO NELL’AMBITO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE (SSR)
16 Dicembre 2016
Attività di informazione nelle strutture del SSR e convenzionate
Per l’accesso alle strutture del SSR e convenzionate, gli ISF devono esibire il proprio tesserino di riconoscimento regionale congiuntamente al quale può sempre essere richiesta l’esibizione di un documento di riconoscimento personale in corso di validità.
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Automobili a gasolio: le città soffocano ma i governi prendono tempo
Grazie all’intuito dell’anestesista John Snow, il colpevole era stato alla fine scoperto; era stata la pompa d’acqua di Broad Street a spargere il colera per Londra, migliaia di persone erano morte, ma non ci fu sanzione, e passata l’epidemia la pompa riprese a funzionare. Robin Russel-Jones, di Help Rescue the Planet, una no-profit che opera sensibilizzando i cittadini sui cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico, prende a paragone le vicende della Londra di metà ‘800 per descrivere l’inerzia dei governi nei confronti dei motori diesel. Il titolo dell’articolo apparso su BMJ è già un proclama di guerra: dirty diesel.(1)
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Pediatri o portavoce dell’industria del baby food?
AIIPA FIMP SIP
A tutela della sicurezza nell’alimentazione del bambino
A tutti gli Iscritti
La figura del pediatra è di importanza strategica, perché è in grado di orientare le scelte alimentari del neonato e del bambino e quindi di incidere sull’educazione alimentare di tutta la famiglia. Per questo i pediatri possono giocare un ruolo cruciale nella prevenzione dell’obesità infantile, patologia in forte aumento in Italia.
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Il marketing di Big Pharma nelle università olandesi
Health Action International (HAI) è un’organizzazione create in Olanda nel 1981 per lottare contro la crescente influenza dell’industria farmaceutica nelle politiche di salute. Da allora si è espansa in altri paesi; il suo network raggiunge attualmente 70 paesi in tutti i continenti. Il sito internet di HAI (http://haiweb.org/) è ricchissimo di informazioni e documenti; ogni NoGrazie che si rispetti dovrebbe inserirlo tra i suoi preferiti.
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HEBM (Half Evidence Based Medicine): ci salverà il TrialsTracker?
Ben Goldacre in una conferenza di qualche anno fa,(1) citava una ricerca sulla preveggenza degli studenti universitari pubblicata da una rivista scientifica. Dopo vari tentativi di replica, tutti con risultati negativi, alcuni ricercatori avevano inviato i risultati a quella stessa rivista che rifiutava però la pubblicazione, non essendo interessata a studi negativi.
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