- Ai pediatri di Ferrara è stato proposto un corso di Counseling vaccinale “I sei passi del colloquio in ambito vaccinale”.
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Due studi recentemente pubblicati sul BMJ Open analizzano la pressione che l’industria del tabacco ha esercitato, prima in Australia e poi in Gran Bretagna, per impedire o rallentare l’adozione di leggi che impongono il cosiddetto plain packaging, cioè il confezionamento dei pacchetti di sigarette come se fossero dei prodotti generici, senza marca, logo, colori, etc. Li proponiamo ai nostri lettori perché strategie di lobby molto simili a queste sono usate anche dall’industria della salute, a Bruxelles piuttosto che a Roma, per influenzare leggi e politiche.
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La battaglia tra conflitti di interesse, società scientifiche, agenzie della salute e industrie è sempre alla ricerca di una regola definitiva. La Food and Drug Administration è alle prese con una modifica dei regolamenti che permetterebbe all’agenzia di ricusare o escludere in modo arbitrario la partecipazione alle votazioni su farmaci o medical devices a professionisti perché ritenuti a rischio di conflitto di interesse “intellettuale” anche se completamente indipendenti dal punto di vista finanziario dalle industrie,(1) così come si continuano a scoprire interessi privati all’interno di un’altra prestigiosa istituzione come il CDC di Atlanta.(2). Anche l’EMA presenta sulla carta il problema del conflitto di interessi, con una dipendenza dai contributi dell’industria di 250 milioni di euro, ben oltre l’80% del budget annuale.(3)
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La promessa dell’autotest HIV in vendita nelle farmacie dal 1 dicembre 2016 è di aumentare l’accesso alla diagnosi di HIV così da ridurre la trasmissione del virus e trattare i pazienti positivi. L’intento è nobile ma quanto è attendibile il test? Se lo faccio e risulta positivo, qual è la probabilità che io abbia l’HIV? Dipende, ma nel mio caso, donatore di sangue senza fattori di rischio per la trasmissione, molto bassa: 4,7%!
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Regalo di Natale per tutti i NoGrazie
(ma anche per tutti coloro che non ne possono più del marketing di Big Pharma)
Maria Edoarda Trillò ha rappresentato nello scenario dei consultori familiari romani uno degli esempi più luminosi di pratica professionale medica nella prospettiva della sanità pubblica. Anche quando è stata chiamata a responsabilità di coordinamento del dipartimento materno infantile, non ha mai abbandonato la pratica consultoriale. Considerava come strategica la necessità di operare proattivamente per ridurre in modo significativo il rischio che le persone con disagio sociale fossero meno esposte alle cure e alla promozione della salute.
Lo scorso 21 Ottobre, in Francia, la Commissione di trasparenza della Haute Autorité de Santé (HAS), organismo pubblico indipendente, ha emanato un comunicato-stampa che ha suscitato notevole interesse, ma anche tante polemiche: i quattro farmaci utilizzati per il morbo di Alzheimer e le altre demenze degenerative hanno ottenuto un giudizio “insufficiente” nella classifica del Service Medical Rendu (SMR) e perciò non meritano di essere rimborsati dallo Stato.
Health Action International (HAI) ha pubblicato una dispensa sul marketing dei farmaci in Europa.
Potrebbe essere un utile materiale didattico per medici e studenti; è reperibile qui:
http://haiweb.org/wp-content/uploads/2016/10/Fact-or-Fiction-1.pdf .
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La storia comincia l’8 luglio col documento sui vaccini, “approvato dal Consiglio nazionale della Fnomceo all’unanimità”.
Il documento è visibile su http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato7765195.pdf, mentre non abbiamo saputo trovarlo sul sito fnomceo.it (ma forse impareremo…).
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Non tanto obiettivi di conoscenza scientifica, quanto di competenza comunicativa vengono proposti dai punti citati del documento Fnomceo. E chi fornirà nozioni e competenze? Un provider che offre gratis un corso da 15 crediti ECM, iniziativa “disponibile grazie alla sponsorizzazione” di una primaria casa farmaceutica (penultima riga della pagina riprodotta qui sotto). Per tutti i medici, basta avere un PC e aprire un account. Così sapranno finalmente cosa dire ai dubbiosi…
Due docenti dell’università di Aukland (Nuova Zelanda) hanno pubblicato sul BMJ un articolo che mette in luce i colpevoli ritardi di EMA (Agenzia Europea del Farmaco) nel segnalare al pubblico degli effetti avversi del ranelato di stronzio (Rs). Il farmaco in questione, prodotto dalla francese Servier, viene registrato nel 2004 con indicazione per l’osteoporosi post-menopausale. Ottiene notevole successo, produce fino al 2010 un fatturato di 200 milioni di euro l’anno ed è usato da circa 3,4 milioni di pazienti/anno. Nell’aprile 2013 EMA segnala un aumento del rischio cardiovascolare nell’uso del farmaco e ne restringe le indicazioni. Perché solo allora? Erano giunti nuovi dati? È quello che si chiedono i due autori tracciando la cronistoria degli eventi, molto complessa e non priva di ombre.(1)
“Ho sconfitto il cancro alla prostata”: la rivelazione di Ben Stiller …
Agli inizi di ottobre i giornali italiani pubblicano una notizia che viene dagli USA: Ben Stiller, star hollywoodiana, è stato salvato da un test di screening. Scrivete su google “Ben Stiller Cancro Prostata” e sarete inondati dalla buona nuova secondo cui l’attore è vivo grazie al test PSA.
Perché occuparsi di questa notizia, che problema c’è? Per comprenderlo bisogna partire da
lontano.
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Due medici, attenti lettori del BMJ, hanno scritto al giornale commentando un articolo in cui si stigmatizza il ricorso a sponsor commerciali per organizzare congressi medici. (*)
Ma chi è che predica bene e razzola male? Secondo i due medici proprio il BMJ!
Con determine del 6 luglio 2016 e del 4 agosto 2016, la Commissione tecnico scientifica dell’AIFA ha classificato in fascia C tutti gli anticoncezionali che erano prescrivibili in fascia A. Di conseguenza tutti gli anticoncezionali sono ad oggi a pagamento del prezzo pieno.
Ci hanno contattato di recente due associazioni mediche che dichiarano la loro libertà da conflitto di interessi.La Società Medico-Chirurgica Vicentina (SMCV) è una società scientifica senza scopo di lucro costituita da professionisti della salute di varia formazione, inizialmente solo medici, attualmente anche di altre specializzazioni sanitarie (farmacisti, infermieri, ostetriche etc) operanti nel Vicentino.