Archivi tag: 2013

Le librerie dell’industria farmaceutica non sono facilmente accessibili

Il BMJ riferisce una notizia data al 7° Congresso Internazionale sulla peer review e le pubblicazioni biomediche, tenutosi recentemente a Chicago.(1) I delegati al congresso sono stati informati sul fatto che i documenti interni dell’industria farmaceutica sono meno accessibili di quelli dell’industria del tabacco.

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Rendere pubblici tutti i dati dei trial clinici

Quasi 10 anni fa un epidemiologo italiano, Alessandro Liberati, scrisse un appassionato articolo sul BMJ.(1) Era affetto da mieloma e doveva decidere se sottoporsi a un secondo trapianto di midollo. Tra le evidenze a disposizione c’erano “quattro trials randomizzati i cui risultati non erano stati ancora pienamente pubblicati”. “Perchè,” si chiedeva, “sono obbligato a prendere una decisione sapendo che l’informazione esiste, ma non è disponibile?” E concludeva scrivendo che i “risultati della ricerca dovrebbero essere facilmente accessibili alle persone che hanno bisogno di prendere decisioni sulla propria salute.”

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Sunshine Act in azione

Per i medici USA il 1 agosto 2013 è stata una data storica. Quel giorno è infatti entrato in vigore il Sunshine Act. Da quel giorno ogni transazione finanziaria in denaro o in natura che superi i 10$ tra un medico o gruppo di medici e uno o più produttori di farmaci o altri materiali sanitari deve essere notificata e inserita in uno speciale registro pubblico che dal 1 settembre 2014 potrà essere interrogato da chiunque.

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Una campagna low cost per ridurre la prescrizione di antibiotici in Italia

Questo studio controllato non randomizzato è stato realizzato per verificare l’ipotesi che una campagna di comunicazione fosse fattibile e contribuisse a ridurre la prescrizione ambulatoriale di antibiotici.(1) La campagna è stata indirizzata, da novembre 2011 a febbraio 2012, a 150.000 residenti delle province di Modena e Parma,  usando come controllo la popolazione delle altre province dell’Emilia Romagna.

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L’iniziativa Choosing Wisely (scegliere con accortezza)

Per ridurre l’eccesso di diagnosi e di terapia, e le relative conseguenze, in Italia è nata Slow Medicine (http://www.slowmedicine.it/). Nei paesi anglofoni è nata e sis ta diffondendo un’iniziativa che condivide gli stessi obiettivi: Choosing Wisely (scegliere con accortezza).(1) L’idea è chiedere alle associazioni professionali di elaborare delle liste di 5 procedure diagnostiche e/o terapeutiche usate in eccesso, per poi chiedere agli associati di ridurne l’uso.

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Un milione di dollari (australiani) alla settimana

Questo è quanto spende l’industria dei farmaci in Australia per “educare” i medici, secondo quanto scrive un articolo di The Global Mail (Giornalismo Indipendente per Menti Indipendenti) segnalatoci dagli amici di Healthy Skepticism. I giornalisti di The Global Mail hanno messo assieme un database di tutti gli eventi “educativi” di cui sono venuti a conoscenza e ne hanno stimato il costo.

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