Archivi tag: 2014

Peter Gotzsche dice No Grazie

Cattiva condotta dei medici: C’è luce alla fine del tunnel? La più nobile tra le professioni – guarire altri esseri umani – è in grave decadenza. Il Dr Peter Gotzsche, direttore del Nordic Cochrane Centre e professore di progettazione e analisi della ricerca clinica presso l’Università di Copenaghen, ha detto: “C’è molto da cambiare nel settore sanitario. Si tratta di uno dei settori più corrotti della società. In Danimarca, per esempio, abbiamo migliaia di medici iscritti nei libri paga dell’industria – sono consulenti, membri di commissioni consultive – ma in realtà è una sottile forma di corruzione, perché se non ti comporti come previsto ti cancellano dal libro paga.” Il Dr Gotzsche parlava con Citizen News Service a margine del 22° Cochrane Colloquium tenutosi a Hyderabad dal 21 al 26 settembre 2014. Egli è considerato come una delle voci più sane della comunità medica, uno che lotta duramente per mettere assieme evidence-based medicine, etica e integrità.

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Sunshine Act in azione

Per la prima volta vengono pubblicati ufficialmente i dati sui soldi pagati a medici e a ospedali negli Stati Uniti dall’industria farmaceutica e di dispositivi medici. Le somme pagate negli ultimi 5 mesi del 2013 raggiungono i 3,5 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro), secondo il primo rapporto dei CMS (Centers for Medicare and Medicaid Services), incaricati di mettere in atto il cosiddetto Sunshine Act sulla trasparenza dei finanziamenti industriali previsto nella riforma sanitaria di Obama. Andavano segnalate tutte le elargizioni e i pagamenti a medici e a istituzioni di valore superiore ai 10 dollari, compresi i compensi per consulenze e conferenze, le spese relative a viaggi, pasti e intrattenimento, e anche i pagamenti da destinare, su richiesta dei medici, a enti caritatevoli.

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Il caso Pradaxa

Perché sanguina la copertina del BMJ?

La copertina del BMJ del 26 luglio è coperta di sangue (www.bmj.com/content/349/bmj.g4670), ma non si tratta di Gaza o dell’aereo della Malaysian, eventi concomitanti in quella data, ma di una emorragia da farmaci. Nel numero quasi monografico si parla del dabigatran (Pradaxa®), che ha inaugurato la nuova famiglia di anticoagulanti orali (detti NOAC) che permettono di ridurre gli episodi di ictus cerebrale in soggetti con fibrillazione atriale non valvolare a fronte di un lieve minor rischio di sanguinamento (16.4% anno rispetto a 18.15% anno del warfarin, il farmaco più in uso).

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Europa e farmaci. Una vittoria del profitto sulla sanità pubblica?

In un momento particolarmente difficile per le politiche sanitarie, le scelte di livello europeo appaiono fonte di preoccupazione. La prima scelta importante del nuovo Parlamento europeo è la nomina del nuovo Commissario per la Salute. La proposta del Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, segna una piccola discontinuità rispetto al passato, quando la Sanità veniva affidata a rappresentanti di stati economicamente e politicamente poco influenti. Questa volta, la scelta è caduta su Vytenis Andriukaitis, un cardiochirurgo lituano, con esperienza in sanità pubblica, Ministro della Salute nel suo paese d’origine, apprezzato per il suo impegno a favore di una rapida approvazione della direttiva europea sul tabacco durante il semestre europeo presieduto dalla Lituania. Andriukaitis è stato audito il 30 settembre scorso presso la Commissione per la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Il 22 ottobre il Parlamento europeo dovrà esprimersi sulla nuova Commissione per la conferma delle proposte, anche se Andriukaitis viene di fatto già considerato il nuovo Commissario per la Salute e la Sicurezza alimentare.

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Contrordine!

Vivissimo è stato lo stupore, e il disappunto, di molte voci autorevoli sulla decisione di trasferire le tre unità (EMA, Qualità sicurezza e efficacia e Prodotti medicali) alla Direzione Generale Impresa e Industria, sottraendole alla DG Sanità e consumatori. Il 22 ottobre Junker è stato costretto a fare “inversione a U” (1) rimettendo le cose a posto, come erano già da cinque anni. Restiamo in attesa di ulteriori elementi di chiarezza sulle scelte di salute del nuovo Presidente della Commissione Europea. Intanto ha suscitato il plauso di quasi tutti gli attori coinvolti!

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Conflitti d’interesse alla Commissione Europea

Semmai ci fossero ancora dubbi in proposito, ecco una nuova ricerca che rivela enormi conflitti di interesse nelle commissioni scientifiche del Directorate General for Health and Consumer Affairs (DG Sanco), il dipartimento della Commissione Europea che dovrebbe tutelare gli interessi dei consumatori. Il rapporto è stato redatto dal Corporate Europe Observatory (CEO) che non manca di sottolineare come le commissioni del DG Sanco si occupino proprio di attestare i rischi per l’essere umano e per l’ambiente delle sostanze chimiche presenti in grandi quantità nei prodotti che usiamo ogni giorno, dagli shampoo ai biberon.

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Big Pharma incontra Renzi

Qualche mese fa, a Bari, Renzi capitò fianco a fianco con alcuni dirigenti di Farmindustria, che gli raccontarono le prospettive di crescita immediate di un settore dalle altissime capacità di investimento. È Massimo Scaccabarozzi, presidente dei farmaceutici italiani e tra i membri della delegazione che si è recata a inizio settimana a Palazzo Chigi, a raccontare la genesi del rapporto: “A luglio abbiamo fatto una serie di iniziative a livello regionale per far comprendere agli stakeholders il nostro valore finanziario. A Bari abbiamo incontrato Renzi, che è subito rimasto affascinato dal potenziale economico del nostro settore, che esporta il 70% del proprio fatturato ed è al terzo posto in Italia nell’export complessivo”.

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Senza parole

Al 47° congresso nazionale della SITI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) tenutosi a Riccione dal 1 al 4 ottobre 2014, oltre ai soliti stand dell’industria, era presente un ambulatorio in cui a tutti i congressisti veniva offerta gratuitamente l’iniezione del Prevenar (il vaccino contro lo Streptococco Pneumoniae prodotto dalla Pfizer).
Il nuovo presidente della SITI, Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Parma, eletto proprio al termine del congresso di Riccione, ha dichiarato: “Qualità scientifica dei nostri lavori, collaborazione con altre società scientifiche e grande attenzione ai conflitti di interesse saranno alcuni dei fiori all’occhiello della mia Presidenza”. Alla luce dell’episodio sopra citato, seguiremo con attenzione il suo impegno in ambito societario sul tema del conflitto d’interessi.

No advertising, please, dall’Australia

Una nuova campagna è stata lanciata dal Royal Australian College of General Practitioners l’11 ottobre 2014. Si chiama No Advertising Please e, nel tentativo di ridurre le prescrizioni di farmaci inappropriate e dannose, chiede ai medici di smetterla di ricevere i rappresentanti dell’industria farmaceuticai. Più di 100 medici hanno già aderito e manterranno la promessa per un anno. Il forum delle associazioni dei consumatori australiane ha dato il benvenuto alla campagna dicendo che “porta un nuovo e rinfrescante livello di trasparenza nella pratica medica” e che “può rilanciare il livello di fiducia dei pazienti nei loro medici”.

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La medicina è la soluzione ai problemi della salute globale?

Se una bambina nasce in Canada vivrà 83 anni. Se la stessa bambina nasce in Africa vivrà 55 anni. Alla base di questa disparità stanno le disuguaglianze nell’accesso alle vaccinazioni e all’acqua potabile, il reddito, l’istruzione, oltre ad altri fattori importanti per la salute. Gli obiettivi di sviluppo del millennio termineranno nel 2015, e oggi sta emergendo un nuovo programma di salute globale che ha come priorità la salute mentale, le malattie non trasmissibili e la copertura sanitaria universale. Tutto ciò è positivo, ma l’eccessiva medicalizzazione della salute globale, come di altri aspetti della vita e della salute umana, offre una visione ristretta dei problemi di salute globali e limiterà il successo delle soluzioni proposte.

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Interventi regolatori su interazione medici-industria?

Una revisione sistematica degli studi sugli interventi legislativi e formativi e sulle politiche, mirati all’interazione tra medici e industria farmaceutica. È verosimile  che i rappresentanti farmaceutici influenzino le abitudini prescrittive e il comportamento professionale dei medici. I medici possono avvantaggiarsi delle loro relazioni con l’industria farmaceutica per accedere alle informazioni sui nuovi farmaci e nuovi prodotti. Tuttavia le gratificazioni finanziare riservate loro potrebbero anche persuaderli a prescrivere farmaci più nuovi e più cari.

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L’informazione scientifica rivolta al medico: area di formazione partecipata

Da fine 2002 l’ASL di Milano diffonde la rivista Pillole curata dal Servizio Educazione alla Appropriatezza ed EBM diretto dal Dott. Alberto Donzelli. Come tutte le riviste indipendenti del settore, sia quelle che aderiscono all’ International Society of Drug Bulletins (ISDB), che quelle come Pillole che non ne fanno parte, la finalità principale è di aiutare il lettore a rispondere ad alcuni interrogativi della terapia (per esempio: Come leggere un trial clinico? Come distinguere una vera da una falsa novità del mercato dei farmaci? Come valutare la qualità degli interventi sanitari?) approfondendo argomenti di farmacologia clinica nelle sue varie aree di pertinenza.

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