Troppa medicina! Scopriamo l’approccio slow

Il 24 marzo ho rappresentato i NoGrazie a un incontro organizzato da Slow Medicine nell’ambito di “Fa la cosa giusta!”, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Marco Bobbio il moderatore, gli altri relatori Daniele Caldara, Roberto Satolli e il Prof. Silvio Garattini.

 

In un angolino della fiera ribattezzato “piazza della pace e della partecipazione”, abbiamo parlato per un’ora ad una ventina di persone delle troppe benzodiazepine indebitamente prescritte agli anziani per trattare l’insonnia, di esami a volte inutili e potenzialmente dannosi come lo screening della tiroide, di test inaffidabili sulle intolleranze alimentari, e dell’eccessiva medicalizzazione del bruciore di stomaco, da curare con i farmaci solo nei casi più gravi. Il messaggio comune a tutti gli interventi è che in sanità, nell’interesse del paziente, a volte è meglio fare meno e che non sempre il medico che prescrive più esami e prestazioni è il medico migliore.

Il cambiamento culturale che i nostri movimenti vogliono supportare non deve coinvolgere solo medici e infermieri, ma anche e soprattutto i cittadini, cercando di diffondere nella popolazione un “sano scetticismo” sull’efficacia di tutto quanto è proposto dal mercato medico-sanitario. L’obbiettivo è ricondurre le attese dei cittadini alla realtà dell’evidenza, promuovere l’autonomia decisionale degli individui e ridurre il consumismo inadeguato da parte della popolazione.

Vi segnalo queste schede per i cittadini prodotte da Altroconsumo e Slowmedicine: www.altroconsumo.it/salute/dal-medico/speciali/esami-inutili

Luca Iaboli